IL
CORPO FORESTALE dello
Stato conta circa 8000
addetti
che
non vanno confusi con gli “operai forestali” spesso
assunti
stagionalmente dalle Regioni. Una confusione molto
frequente.
L’ipotesi di accorpamento, dice il Corpo, non garantisce
un
risparmio nell’immediato, anzi costerebbe 25
milioni
in più per
sostituzione vestiario, adeguamento dei
mezzi
e delle flotta aerea, corsi di formazione. Parliamo di
un’istituzione
che affronta emergenze come “la Terra dei
fuochi”
o l’epidemia di Xylella. Nell’attività di “polizia
giudiziaria”,
nel
2013 sono stati perseguiti 11.726
reati con
10.624
persone denunciate.
Per quanto riguarda la tutela
ambientale,
il Corpo ha in cura 130
riserve naturali che
hanno
5 milioni di costi di gestione e 4
milioni di entrate per
lo
Stato.
Tra le più importanti, l’isola di Montecristo, Sasso
Fratino,
Somadida, il Feudo Intramonti e la Sila
e Aspromonte
.
Altra attività strategica è quella di prevenzione di
frane
e alluvioni in un paese che conta la bellezza di 6.631
comuni
ad alto rischio (su
un totale di circa 8000). il fatto quotidiano 22 maggio 2015
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