sabato 6 settembre 2014

Aprilia, Gestione dei rifiuti, il Sindaco Antonio Terra boccia la politica nazionale delle nuove discariche

Con riferimento all’articolo giornalistico dal titolo “Sui rifiuti l’Italia adesso rischia la maxi-condanna”, pubblicato sull’edizione odierna del Sole24Ore a firma della dottoressa Marina Castellaneta, il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha inteso intervenire a commento della politica ambientale degli enti superiori, Regione Lazio e governo nazionale, con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti solidi urbani. “Nel servizio dell’autorevole quotidiano economico nazionale – ha detto il Sindaco Terra – si fa riferimento alle inadempienze dell’Italia rispetto alla sentenza sui rifiuti del 2007 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. L’Europa giudica del tutto inefficace il sistema di smaltimento dei rifiuti della nostra nazione, che a distanza di sette anni nulla ha fatto per adeguarsi agli standard comunitari. Per questo motivo la Commissione Europea si è rivolta nuovamente alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea chiedendo la comminazione di una multa quantificata in via forfettaria in 60 milioni di euro. Una stangata per i cittadini che incolpevolmente pagherebbero le conseguenze di una scellerata, lo ribadiamo, politica ambientale nazionale”.
Sul territorio di Aprilia, come noto, ricadono alcune aziende deputate allo smaltimento dei rifiuti. Non solo. Nei giorni scorsi prima i media locali, e successivamente il portale web del Corriere della Sera, “corriere.it”, hanno diffuso la notizia di un progetto redatto per realizzare una nuova discarica sul territorio di Velletri, comune in provincia di Roma e confinante con Aprilia. “Seppur la Regione Lazio, personalmente sollecitata per vie istituzionali, smentisca ogni progetto al riguardo – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – non vorremmo che dietro queste voci sempre più insistenti si nasconda una precisa regia dei grandi partiti nazionali che più che all’interesse collettivo pensano ai grandi interessi delle grandi discariche. Non riteniamo che questa sia una politica ambientale capace di invertire la tendenza e soddisfare le richieste dell’Unione Europea. Tutt’altro, crediamo che questa continua sovraesposizione dei territori all’estrema periferia della capitale non sia più ecosostenibile e che una radicale revisione della politica di smaltimento dei rifiuti sia l’unica via per sopperire alla chiusura (dopo mille proroghe) della discarica di Malagrotta. Nella pur piccola realtà dell’Amministrazione civica della Città di Aprilia, cito lo stato di avanzamento del percorso per step di estensione della raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale. I dati percentuali che descrivono una verticale riduzione della quota di indifferenziato parlano da soli, al di là di ogni percorso speculativo a noi volutamente estraneo”. 
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