PROGETTO “ Lazio Sconosciuto”
Ricerca
documentaristica etnografica
http://www.comune.pontinia.lt.it/mc/mc_attachment.php?x=4f8bd3807a593b618c1049d33acbdf80&mc=6505
Richiesta
Contributo previsto con la L.R. 42/97
CAP.
R43509
Promotori:
Comune
di Pontinia
MAP –
Museo dell’Agro Pontino
Associazione
Culturale Versys
Progetto Generale
Il progetto parte dall'esigenza di un
recupero e valorizzazione dell'area della Provincia di Latina, territorio
quanto mai ricco di testimonianze culturali e ambientali ma, sino ad oggi,
privo di un’idonea e allargata fruizione. Le località del Basso Lazio sono zone
poco conosciute ma ricche di storie e testimonianze materiali che se
organicamente raccordate ed opportunamente valorizzate, possono consentire di
migliorare la fruizione e la partecipazione dei cittadini in primo luogo e poi
dei turisti. Nell’ottica sempre di “rafforzare il sistema Museale DEMOS” è
previsto il coinvolgimento delle realtà territoriali già presenti nel già
citato sistema Museale dove, Pontinia con il proprio Museo si fa promotore
dell’iniziativa di seguito descritta:
Realizzazione di una serie documentaristica divisa in
cinque volumi video/DVD, con la quale s’intende intende raggiungere obiettivi
generali:
Valorizzazione Culturale e Promozione Turistica delle vie
d’acqua del territorio, delle ippovie, del patrimonio naturalistico e, attraverso
la storia delle donne del Lazio, valorizzare e coordinare itinerari di grande
suggestione;
Diffondere nella nostra Regione e fuori di essa, tramite
opportuni strumenti di comunicazione, la conoscenza di questo patrimonio
regionale;
Sensibilizzare il pubblico e aumentare il senso di
appropriazione delle popolazioni locali verso il patrimonio culturale e naturalistico del territorio,
coinvolgendoli nella fruizione museale per poi proporre itinerari culturali ed
educativi più complessi.
Obiettivi specifici che la
serie documentaristica intende raggiungere
- Arricchimento dei contenuti audio/video dei Musei del
DEMOS, mediateche dei centri minori per la promozione culturale e turistica dei
loro territori
- Utilizzazione dei docufilm nel corso di eventi
promozionali turistici o iniziative specifiche.
- Sostegno alle
attività di sensibilizzazione e conoscenza del patrimonio culturale e
naturalistico del territorio
- utilizzazione dalle scuole, integrati con attività
previste nella programmazione scolastica, oppure potranno essere al centro di
attività ed eventi ad hoc che riavvicinino l’istituzione scolastica a quella
museale.
- Comunicazione via
web
I docufilm potranno
essere convertiti in maniera da essere trasmessi in streaming sui siti
internet istituzionali, e raggiungere così un grande numero di spettatori.
- Diffusione
I docufilm potranno essere presentati ai siti Istituzionali
per essere inseriti in canali dedicati ed è ipotizzabile una diffusione su
canali tematici satellitari.
DOCUFILM ETNOGRAFICI:
1. Terre Emerse – Storie di Acqua e di Terra
(durata 30 minuti)
Descrizione:
Ci sono due pianure
pontine: quella costiera, turistica e chiassosa e quella interna, più nascosta
ma bella ed operosa. Un paesaggio fatto di case coloniche, poderi, ponti,
canali, fosse e idrovore senza le quali la palude tornerebbe a coprire i
terreni.
Il documentario è un
percorso alla ricerca dei segni dell’acqua e dei luoghi, nella memoria degli abitanti di questa
pianura più nascosta, partendo dalle sorgenti dei torrenti e ripercorrendo i
canali navigabili e i fiumi fino ad arrivare al mare. Un viaggio lungo i canali per scoprire gli
angoli più suggestivi e inediti, invisibili al turista frettoloso, dove passato
e presente si fondono e si confondono
nello sfondo di un paesaggio ancora affascinante e tutto da riscoprire.
Obiettivi
- valorizzazione turistico-culturale e promozione delle idrovie e dei canali navigabili già fruibili
- Coinvolgimento delle testimonianze orali della memoria delle acque (nipoti e pronipoti dei coloni che si insediarono nella pianura pontina)
- Valorizzazione delle strutture connesse come le storiche idrovore, dei musei orbitanti nelle vicinanze delle vie d’acqua, dei siti e aree monumentali.
- Coinvolgimento delle strutture agrituristiche attraverso l’ospitalità rurale e la “buona cucina”.
- Creazione di un’attrazione turistica fortemente legata ai flussi estivi
2. Il Lazio meridionale a
cavallo. Storie di cavalli e di uomini in un viaggio nel tempo e
nello spazio. (durata 30
minuti)
Lo
sport equestre associato al turismo è in continua espansione nel nostro paese e
in gran parte d’Europa. Il Lazio possiede un’antica vocazione equestre, e
possiede una ricchezza paesaggistica e culturale inestimabile, unica al mondo.
Obiettivi.
1. promuovere i percorsi equestri, le cosiddette ippovie.
Alcune già esistono, organizzate da vari circoli ippici, e spesso coincidenti
con antiche vie di transumanza, o vie romane, come la via Appia. Esiste a
tutt’oggi una diffusa rete di sentieri percorribili a cavallo, che interessa il
territorio di tutte le province del Lazio
e che da Roma si snodano fino a raggiungere la Campania. Ciò
significa che a cavallo si possono raggiungere siti paesaggistici, artistici e
archeologici non fruibili con altri mezzi.
2. documentare i vari siti, evocando la
suggestione che il contatto con questi luoghi genera in chi li visita.
3. Gettare le basi per una coordinazione
dei vari centri ippici del Lazio meridionale, con la creazione di dettagliate
carte tematiche relative alle ippovie.
4. Descrizione del costume e delle
tradizioni popolari, siano esse l’antica cucina o mestieri inconsueti. Tra
questi spiccano i produttori del tipico delle varie zone (ad esempio vini, olii
prodotti caseari, pasticceria, ecc.) che accompagnano la ricchezza culturale e
ambientale del comprensorio.
5. Incrementare il turismo equestre.
Possibili sviluppi
Il
DVD può distribuito in allegato gratuito alle varie riviste di equitazione in
Italia e all’estero, in modo di raggiungere con facilità il target interessato.
3. Ambiente e paesaggi del Lazio Meridionale (durata 30 minuti)
La natura nel Lazio Meridionale ha subito negli
ultimi anni un significativo degrado soffrendo sempre più l’impatto delle
attività dell’uomo: speculazioni edilizie, espansione delle attività
industriali e delle attività agricole intensive. Nonostante questo è ancora
possibile ritrovare anche vicino ai centri abitati dei gioielli naturalistici,
dalle vere e proprie oasi stranamente ancora incontaminate, selve intricate e
piccoli specchi d'acqua dove flora e fauna resistono con forza alla
contaminazione umana..
Il paesaggio del Lazio Meridionale
presenta una varietà di ambienti tali che vanno dalla duna costiera, agli
ambienti forestali di latifoglie a quelli di conifere, passando per la tipica
campagna romana e per gli ambienti collinari fino ad arrivare a quelli di media
montagna, senza dimenticare gli ambienti carsici dei Lepini e le scogliere e
questa diversificazione presenta ancora molti luoghi, fortunatamente spesso
sconosciuti, che ci lasciano meravigliati per l'integrità ma anche spaventati
per il loro futuro, proprio per la loro difficile individuazione e tutela.
Obiettivi:
1. Far conoscere l’immensa ricchezza naturalistica di tutto il
comprensorio
2. Coinvolgere e valorizzare le associazioni, le cooperative e
gli enti che promuovono la fruizione delle aree naturalistiche
3. Raccontare degli itinerari “realmente fruibili”
Possibili sviluppi
E’ ipotizzabile associare al DVD anche una carta tematica
che illustri percorsi naturalistici e dia indicazioni delle associazioni,
cooperative ed enti che organizzano attività di conoscenza
4. La via delle donne (durata 30 minuti)
La storia del Lazio Meridionale è anche una storia di donne,
alcune di esse si perdono nella memoria dei tempi e nelle leggende popolari,
come Camilla e la Maga Circe, ma altre sono donne realmente esistite come Livia
Drusilla e Giulia. E poi da Giulia Gonzaga contessa di Fondi, alle brigantesse
del Basso Lazio come Michelina De Cesare, alla martire Santa Maria Goretti.
Senza dimenticare ovviamente le altre donne del ‘900 come le ostetriche e le
levatrici di Minturno e le donne
casellanti uniche custodi dei passaggi a livello delle linee ferroviarie. Un
viaggio nella memoria e nei luoghi che videro protagoniste le donne. Una serie
di itinerari suggestivi e curiosi.
Obiettivi:
1.
Valorizzare la
storia locale attraverso il racconto della vita e i luoghi delle donne
2.
Creare un
itinerario inedito di scoperta e fruizione del territorio
5. La cucina matriarcale. Un piacevole ritorno
alla terra (durata 30 minuti)
E’ indubbio che viviamo un momento in cui le emittenti televisive
pubbliche e private propongono continuamente spazi legati alla cucina e ai
prodotti tipici, riscuotendo sempre molto successo. Che nella storia
gastronomica si nasconda un bagaglio culturale è cosa nota per questo pensiamo
si possa realizzare un filmato che narri questo piacevole
ritorno alla “terra”, raccontando le usanze del passato (anche attraverso il
coinvolgimento dei materiali dell’Istuto Luce), le ricette cucinate con
passione, i prodotti riscoperti.
Donne giovani e anziane che diventano
le custodi di piatti unici la cui memoria si perde nel passato. Donne che hanno rispolverato vecchi
ricettari e parlato con anziani per cercare le ricette della più autentica
cucina contadina. Una storia di donne, ma anche di imprese agrituristiche; un’operazione
culturale di vasta portata per “ricordare” le nostre origini e difendere
dall’oblio lo straordinario patrimonio agro-alimentare rurale della nostra
regione.
Obiettivi:
- Valorizzare l’agricoltura in “rosa”, che è sinonimo di passione efficienza e creatività. Ma non solo le cifre dicono che la presenza femminile nel settore occupa un posto importante anche dal punto di vista economico: oggi un’azienda su tre in campagna è condotta da una donna e la tendenza è in forte crescita (Dati CIA). Il 40% della forza lavoro e il 33% delle imprenditrici sono donne.
- Far conoscere le tipicità del territorio
- Valorizzare le radici storico-culturali che rappresentano la base della tipicità dei prodotti
- Offrire un modello di sviluppo e di potenzialità occupazionali in un settore che non conosce crisi
In relazione a quanto già
descritto, il museo dell’Agro Pontino si pone come punto centrale di
distribuzione di informazioni al fruitore, creando una sinergia con le realtà
territoriali e, ponendo in scambio una collaborazione che crei un trend
positivo nello sviluppo di percorsi turistici e culturali.
Legare il progetto ad una più ampia
sinergia con le altre strutture museali con il fine di arricchire il patrimonio
di esperienze che nella Regione Lazio si posso fare.
Cinque docufilm etnografici che
fanno promozione territoriale a più ampio raggio e vedranno coinvolte realtà
territoriali che legate al Museo potranno ampliare il proprio raggio di azione,
sia in termini di fruizione che di crescita imprenditoriale legata alla
promozione della Regione Lazio e della Provincia di Latina.
Preventivo
Analitico
Spesa Totale
Generale: €95.000,00
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