- LONDRA - Kiribati affonda nel Pacifico e il suo presidente sta negoziando l'acquisto di terreni nelle isole Fiji per consentire la migrazione di massa degli abitanti della piccolo stato minacciato dall'innalzamento delle acque dell'Oceano.
Si parla di 113 mila persone, in quello che potrebbe essere il primo esodo di un'intera popolazione provocato dall'effetto serra. Alcuni delle 32 isole coralline di Kiribati che affiorano di pochi metri dal livello del mare stanno già scomparendo. Il tempo stringe: l'intero territorio, per una superfice di poco più di 800 chilometri quadrati, rischia di venire sommerso e Anote Tong, il presidente della piccola nazione, sta valutando con il governo militare delle Fiji la possibilità di risistemarne la popolazione su duemila ettari disabitati a Vanua, la seconda isola per grandezza dell'arcipelago. "E' la nostra ultima speranza. La nostra gente dovrà spostarsi perché le maree hanno già raggiunto case e interi villaggi", ha detto Tong alla televisione di stato delle Fiji. Il piano prevede una migrazione per stadi: prima un piccolo nucleo di lavoratori specializzati in grado di mescolarsi facilmente con gli 860 mila abitanti delle Fiji e dare un contributo positivo all'economia del paese di adozione.
"Non vogliamo certo che 100 mila persone di Kiribati arrivino alle Fiji in un colpo solo", ha detto Tong a Fiji One, la televisione di stato delle Fiji.
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