Tutto pronto per la Giornata delle Oasi 2017, quest'anno nel segno del lupo. Domenica 21 maggio diventeranno 'Le Oasi del lupo', con iniziative speciali nelle aree frequentate dal predatore al centro della campagna Wwf: Oasi di Guardiaregia-Campochiaro in Molise, Oasi dei Ghirardi in provincia di Parma, Montovolo in provincia di Bologna, Monte Sant'Elia in Puglia, Penne e Gole del Sagittario in Abruzzo.
Oggi, poi, in occasione della Giornata dedicata alle specie a rischio (World Endangered Species Day), il Wwf segnala le altre specie rare che vivono nelle Oasi come la lontra, l'orso, il lanario, il cervo sardo, la tartaruga marina, il pelobate fosco (un anfibio molto raro, salvato da un progetto del Wwf), la pernice bianca (minacciata dai cambiamenti climatici) e la gallina prataiola (un uccello delle steppe italiane la cui popolazione è in forte calo).
Una diversità enorme anche per la vegetazione, con 8.100 specie di piante autoctone di cui 1460 endemiche, un valore che fa dell'Italia il paese col più alto numero di specie vegetali d'Europa. Una ricchezza che fa eco alle nostre bellezze artistiche e culturali e che rende, grazie a questo binomio, il nostro paese unico al mondo. Questo immenso patrimonio è però costantemente a rischio: l'Italia è infatti ancora trappola per 8 milioni di uccelli migratori, circa 30 aree sono ancora terreno pericoloso a causa del bracconaggio che miete vittime illustri, dai rapaci ai grandi simboli come lupo, orso, aquile. Domenica 21 maggio sarà un appuntamento da non perdere per chi vorrà scoprire la bellezza di ambienti protetti, osservare specie rare, trascorrere una domenica all'aria aperta e toccare con mano l'impegno di chi ogni giorno difende in prima linea la natura d'Italia. Le Oasi Wwf e le Riserve dello Stato, infatti, sono un patrimonio comune che i due enti custodiscono storicamente, rappresentando così la storia della conservazione in Italia.
Non solo. Le Oasi Wwf proteggono anche ambienti altrove quasi scomparsi come le dune costiere ricoperte da una flora preziosa come gigli e soldanelle di mare, i boschi costieri, residui di una antica copertura forestale, quelli lungo gli argini dei fiumi o di pianura. E, poi, anche la vegetazione acquatica, i relitti di foreste originarie e di boschi allagati. Domenica saranno centinaia gli eventi per far conoscere la natura da vicino.
IL PROGRAMMA http://www.repubblica.it/ambiente/2017/05/19/news/wwf_domenica_aperte_le_100_oasi_e_130_riserve_naturali-165861204/?ref=RHPF-VA-I0-C6-P5-S2.2-T1


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