"La Commissione sugli Ecoreati iniziera' ad occuparsi di Pomezia dal 22 maggio o attraverso audizioni mirate che faremo a Roma o molto probabilmente in loco, questo lo dovremo decidere nell'Ufficio di presidenza del
prossimo martedi'". Lo ha detto all'ANSA Alessandro Bratti, Presidente della Commissione di inchiesta Ecoreati, a margine della presentazione di "CambioPulito",?la prima piattaforma in Italia per la segnalazione online delle pratiche irregolari nelle attivita' di sostituzione degli pneumatici. "La vicenda di Pomezia - prosegue Bratti - va considerata nella sua complessita' non solo per l'inquinamento, che a mio parere e' sufficientemente sotto controllo, ma apre un tema sulle modalita' con cui vengono fatti i controlli". "Oggi in maniera corretta da parte degli organismi di controllo - spiega - si prediligono nella programmazione gli impianti piu' pericolosi dal
punto di vista tecnico". "In realta' - specifica - ci possono essere impianti come questo che trattano carta e plastiche, materiale che non ha una particolare pericolosita' ma magari chi li gestisce o i proprietari sono gia' stati attenzionati da un punto di vista legale rispetto alla loro attivita' e quindi forse andrebbero controllati in maniera prioritaria". "O meglio - conclude - bisognerebbe incrociare il dato della pericolosita' ambientale potenziale dell'impianto anche con la 'fedina penale' e quindi del percorso giudiziario di chi gestisce gli impianti" cosi' "dal
combinato disposto si potrebbe avere una priorita' differente da quella che abbiamo oggi".
prossimo martedi'". Lo ha detto all'ANSA Alessandro Bratti, Presidente della Commissione di inchiesta Ecoreati, a margine della presentazione di "CambioPulito",?la prima piattaforma in Italia per la segnalazione online delle pratiche irregolari nelle attivita' di sostituzione degli pneumatici. "La vicenda di Pomezia - prosegue Bratti - va considerata nella sua complessita' non solo per l'inquinamento, che a mio parere e' sufficientemente sotto controllo, ma apre un tema sulle modalita' con cui vengono fatti i controlli". "Oggi in maniera corretta da parte degli organismi di controllo - spiega - si prediligono nella programmazione gli impianti piu' pericolosi dal
punto di vista tecnico". "In realta' - specifica - ci possono essere impianti come questo che trattano carta e plastiche, materiale che non ha una particolare pericolosita' ma magari chi li gestisce o i proprietari sono gia' stati attenzionati da un punto di vista legale rispetto alla loro attivita' e quindi forse andrebbero controllati in maniera prioritaria". "O meglio - conclude - bisognerebbe incrociare il dato della pericolosita' ambientale potenziale dell'impianto anche con la 'fedina penale' e quindi del percorso giudiziario di chi gestisce gli impianti" cosi' "dal
combinato disposto si potrebbe avere una priorita' differente da quella che abbiamo oggi".
(ANSA). Rogo Pomezia: Bratti, dal 22 maggio in Commissione Ecoreati
Nessun commento:
Posta un commento