domenica 7 maggio 2017

open gate alla centrale nucleare di Borgo Sabotino Latina, le interessanti novità nelle cose dette e non dette

Molto interessante la visita alla centrale nucleare di Borgo Sabotino Latina nell’iniziativa Open gate avviata da Sogin: l'obiettivo è far conoscere le modalità e le tecnologie adottate nei lavori per il loro decommissioning e nella gestione dei rifiuti radioattivi. (scrive la stessa Sogin). Durante la visita vengono fornite le informazioni, le foto, i video, gli spaccati assonometrici per comprendere come è stata costruita la centrale, come produceva energia, le tecnologie utilizzate e le varie fasi di smantellamento. E’ possibile visitare il deposito temporaneo di scorie nucleari che, secondo le informazioni assunte ieri, dovrebbe funzionare fino al 2040. Un anno durante la trasmissione “La radio ne parla” un rappresentante di Sogin ipotizzava che per la costruzione del deposito unico nazionale ci sarebbero voluti circa una trentina d’anni e quindi i cittadini di Borgo Sabotino dovrebbero convivere con le scorie nucleari per diversi decenni. Sempre che il deposito unico nazionale si faccia e sempre che non venga scelto Borgo Sabotino. “Qui a Latina, nel prossimo anno, verranno smantellati i sei generatori di vapore, i boiler verranno tagliati in varie parti. Lo smantellamento della centrale avverrà in due fasi, brownfield e greenfield, “ma per arrivare alla seconda fase abbiamo bisogno del deposito unico nazionale– precisa Rivieccio- senza quello non possiamo concludere lo smantellamento”, che potrebbe invece essere concluso nel giro di 7-10 anni. E’ un punto, questo, atteso da oltre trent’anni. “Come Sogin abbiamo terminato lo studio delle aree idonee- commenta Luca Desiata, ad Sogin- siamo in attesa delle autorità competenti per completare l’iter” . La sicurezza e’ comunque garantita, “a Latina e’ tutto fermo dal 1986- precisa l’ad- il 95% del materiale radioattivo e’ stato gia’ allontanato. Più che un impianto nucleare, questo, sembra un museo archeologico industriale. L’Italia fu il primo Paese del G7 ad uscire dal nucleare- conclude Desiata- anche per questo siamo all’avanguardia nello smantellamento”. (Federico Sorrentino http://www.dire.it/06-05-2017/119799-open-gate-sogin-negli-impianti-nucleari-attesa-del-deposito-unico-foto/). Tornando alle cose non dette è interessante aver saputo che, tramite i diversi piezometri, la Sogin conosce benissimo la falda. Strano invece che il 17 marzo 2016, nella conferenza unificata, tutti gli intervenuti avessero affermato che non si poteva intervenire per proteggere la falda inquinata dal cloruro di vinile proprio perché non si conosceva il percorso della falda. Non lo conoscevano allora e lo hanno scoperto dopo? E’ stato presentato il piano d’intervento che l’ArpaLazio esigeva in tempi brevi (il 17.3.16) e di cui non si è mai avuta notizia? Ovviamente il percorso interno non prevedeva l’accesso al Cirene (che non ha mai prodotto energia), alle aree dove ci sarebbero (o ci sono state) le 3 trincee (discariche di materiale che sarebbero precedenti alla gestione Sogin). Allo stesso modo i criteri di individuazione del deposito unico di scorie nucleare sarebbe stato inviato dalla Sogin ai Ministeri (MISE e MATTM) e alle regioni ma sarebbero segreti. Intanto l’Italia è sotto procedura di infrazione. Ovviamente una piccola percentuale di scorie nucleari è ancora presente nel sito così come ancora non è definito il progetto di abbassamento del reattore nucleare. Ovviamente la Sogin attua norme di comportamento e di sicurezza ridondanti rispetto al necessario e non paragonabili a quelle dell’industria convenzionale. Di informazione, di condivisione con i cittadini sulle scelte del prossimo sito nucleare unico di scorie non se ne parla, ma nemmeno su cosa succede (o è successo) nelle falde limitrofe… Forse avremo l’informazione a cose fatte e decise quando i cittadini dovranno solo accettare le scelte imposte dall’alto. Però volendo essere fiduciosi nell’operato di Sogin questo di ieri e di oggi dell’apertura controllata (giustamente) al pubblico è un passo importante. Saluto il personale Sogin che mi segue con interesse, come faccio io con loro
le foto del deposito temporaneo della Sogin sono tratte da http://www.sogin.it/it/sala-stampa/foto-gallery/centrale-di-latina.html

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