domenica 14 maggio 2017

Arpa Lazio 12 maggio La qualità dell’aria viene ordinariamente monitorata attraverso una rete regionale costituita da 55 stazioni di rilevamento

ARPA Lazio - Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio ha aggiunto 2 nuove foto. https://www.facebook.com/arpalazio/posts/10158837996800372
La qualità dell’aria viene ordinariamente monitorata attraverso una rete regionale costituita da 55 stazioni di rilevamento localizzate sul territorio secondo quanto previsto dalla norma nazionale di riferimento, il D.Lgs. 155/2010 (http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/RQA/locRQA.php).
Tale rete costituisce la componente essenziale delle attività di controllo e monitoraggio della qualità dell’aria, con particolare riferimento alla verifica del rispetto dei valori limite che la norma prevede per i seguenti inquinanti:
- particolato atmosferico (PM10 e PM2.5) (cosiddette “polveri sottili”),
- ossidi di azoto (NO2 e NOX),
- biossido di zolfo (SO2),
- monossido di carbonio (CO),
- benzene (C6H6),
- ozono (O3),
- benzo(a)pirene
 - metalli (arsenico, cadmio, nichel e piombo).
Tali inquinanti vengono misurati in continuo (24 ore su 24) e la strumentazione per la loro rilevazione è distribuita nelle stazioni della rete conformemente a quanto richiesto dalla norma.
Ad integrazione della rete fissa di monitoraggio, l’Agenzia si avvale di 2 mezzi mobili per la caratterizzazione della qualità dell’aria in aree particolarmente critiche o per le quali si ritiene comunque opportuna un’integrazione della copertura assicurata dalla rete stessa attraverso campagne di misura periodiche.
In occasione dell’evento accidentale avvenuto il 05 maggio 2017 presso l’impianto Eco X (Pomezia), ai fini della valutazione delle conseguenze dell’incendio, e tenuto conto della presenza di materiale plastico, la cui combustione può favorire la formazione di inquinanti organici (es. diossine), l’Agenzia ha collocato in prossimità dell’incendio una serie di campionatori passivi, per la rilevazione dei BTX (benzene, etilbenzene, toluene, xyleni), e un campionatore di PM10 con l’obiettivo di valutare e quantificare la presenza di IPA, PCB e diossine in aria ambiente mediante successiva analisi chimica sui filtri di particolato. Oltre a ciò, il 9 maggio è stato collocato un campionatore di PM10 a P.zza Indipendenza, Pomezia.
Le stazioni fisse/mobili più vicine all’incendio anche nell’immediatezza dell’evento non hanno mostrato superamenti dei valori limite degli inquinanti ordinariamente rilevati. Le stazioni prese come riferimento sono state Cinecittà, Ciampino, Fermi, Aprilia e Latina (stazioni fisse), localizzate rispettivamente a circa 23 km, 17 km, 24 km, 12 km e 35 km dall’incendio, e il mezzo mobile che si trovava collocato ad Albano, ad una distanza di circa 13 km dall’incendio, per una delle campagne di misura periodiche previste. Non si sono rilevati superamenti neppure nei giorni seguenti.
I valori di PM10 rilevati dai campionatori collocati in prossimità dell’impianto hanno avuto l’andamento riportato nella tabella PM10. Il campionatore collocato a piazza Indipendenza – Pomezia il 10/5 ha misurato un valore di PM10 pari a 23 μg/m3. Il valore limite giornaliero per il PM10 è di 50 μg/m3. Si tratta di un valore che non deve essere superato per più di 35 giorni nell’anno solare.
Le analisi effettuate per la rilevazione di IPA, PCB e diossine sui filtri di particolato del campionatore appositamente collocato molto vicino (100-200 m) all’area dell’incendio relativamente ai giorni 5 e 6 maggio (si tratta di analisi di laboratorio che richiedono dei tempi non comprimibili di esecuzione) hanno dato i seguenti risultati, tutti al di sopra della norma, come visibile nella tabella relativa. I dati relativi ai BTX dei campionatori passivi sono in corso di analisi.

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