venerdì 14 aprile 2017

Diritto alla salute nella Terra dei fuochi, gli stili di vita collettivi pesano più di quelli individuali

I dati resi noti in questi giorni da più fonti autorevoli confermano in pieno tutte le osservazioni scientifiche e l’impegno civile messo in campo dai medici dell’Ambiente della Campania e di Napoli in particolare nel corso dell’ultimo decennio, in particolare nella Terra dei Fuochi:
1) Il rapporto Osservasalute 2016 (scaricabile QUI) dedica il capitolo Ambiente alla quota dei rifiuti, ormai divenuta preponderante e quindi assolutamente prioritaria nella definizione di danno alla salute pubblica in caso di cattiva gestione. I rifiuti speciali, industriali e tossici (81% del totale) rispetto ai soli rifiuti urbani (non più del 19% complessivo di tutti i rifiuti da gestire in Italia). Appare assolutamente tragica ormai la “foglia di fico” del report non determinato (nd) quando nei report Ispra viene ammesso che, come ormai da decenni, la Regione Campania dichiara un tragico zero assoluto e non dispone, non dichiara, né s’impegna a fare discariche e impianti a norma per smaltire correttamente i rifiuti speciali, industriali e tossici, compresi i radioattivi e gli ospedalieri. http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/14/diritto-alla-salute-nella-terra-dei-fuochi-gli-stili-di-vita-collettivi-pesano-piu-di-quelli-individuali/3518148/

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