venerdì 28 aprile 2017

Tap, guerriglia nella notte: 300 agenti per undici ulivi Melendugno(Lecce) Blitz di polizia in assetto antisommossa e ruspe per l’apertura del cantiere per il gasdotto. Proteste di sindaci e cittadini

La scheda
n L’OPERA
Il Tap è stato
dichiarato
opera di
caratte re
strategico e
di preminente
intere sse
nazionale col
decreto 133
del 2014,
il cosiddetto
Sblocca Italia
n IL
PROGETTO
Il Tap è la
parte finale di
un gasdotto
di 4000 km
che
attrave rserà
Grecia e
Albania fino
all’Italia,
precisamente
sulla spiaggia
di
Melendugno,
in provincia di
Lecce. Il
costo
preventiva to
è di circa 45
miliardi di
euro
» ENRICO FIERRO
inviato a Melendugno (Lecce)
Come in guerra. La triste
guerra di una
grande multinazionale
del gas contro
gli ulivi. Sono le due del mattino
di giovedì e le campagne
di Melendugno sono un
campo di battaglia. È il blitz,
con centinaia di uomini dei
reparti mobili di polizia e carabinieri
che bloccano le
strade. Fermano macchine,
chiedono documenti, vogliono
sapere chi sei. L’obiettivo
è “liberare”il cantiere
del Tap. Curiosa e un po’
comica sigla che sta per
Trans Adriatic Pipeline. Gas,
soldi, interessi geopolitici e
affari. Che non possono essere
bloccati o ritardati da una
trentina di sindaci, contadini
attaccati ai loro ulivi secolari,
giovani ambientalisti
e ribelli, oncologi allarmati,
professori universitari scettici.
Insomma, quella che gli
ultrà delle grandi opere con
disprezzo chiamano “l’Italia
del no”. E allora avanti le ruspe.
Dietro poliziotti bardati
come al G8 di Genova. L’obiettivo
è grande: “catturare
11 ulivi, espiantarli e metterli
in grossi vasi di terracotta,
perché il terreno dove avevano
vissuto e prodotto buone
olive per decenni, serve
alla strategica e irrinunciabile
opera.

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