domenica 30 aprile 2017

GRANO RADIOATTIVO. UN AIUTO DA VOI TUTTI.sul fallout radioattivo della centrale a biomasse ucraina EkoTES di Ivankov e sulla circolazione di alimenti contaminati in Europa

GRANO RADIOATTIVO. UN AIUTO DA VOI TUTTI.
Come sapete il 25 aprile u. s. ho presentato una denuncia al Parlamento Europeo (e, in subordine, italiano) sul fallout radioattivo della centrale a biomasse ucraina EkoTES di Ivankov e sulla circolazione di alimenti contaminati in Europa (“la nuova Chernobyl che minaccia l’Europa”: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php…). Questa denuncia riguarda, pertanto, anche l’ipotesi che grano radioattivo arrivi in Italia, non solo per la presenza delle conseguenze del fallout di Chernobyl, ma anche perché la ceneri radioattive dell’EkoTES di Ivankov, distribuite “legalmente” alle aziende agricole ucraine, sono usate come fertilizzante per le colture (e su queste ceneri stanno verificando e indagando i collaboratori di Mondo in cammino in Ucraina, con molta attenzione, perché si stanno toccando interessi criminali e più di una volta sono già stati minacciati).
Da parte italiana sto personalmente indagando assieme a un importante giornalista, di cui al momento è doveroso mantenere l’anonimato, sul grano radioattivo che arriva in Italia e che potrebbe trasformarsi in farina e pasta che arriva sulle nostre tavole.
CHI HA NOTIZIE IN PROPROSITO (non supposizioni non verificabili) di grano radioattivo che arriva in Italia, di porti di arrivo o elementi indiretti che possano farlo presupporre e su cui si possa/debba indagare, E’PREGATO DI CONTATTARMI privatamente o tramite messaggistica FB o scrivendo a bonfatti@progettohumus.it
Ogni segnalazione o indizio sarà un aiuto sinergico molto importante per avvalorare ancora di più la denuncia e potenziarla con altre testimonianze da affiancare, per esempio, all’ultima certa che abbiamo avuto sull’utilizzo di legname contaminato, proveniente dalla zona di esclusione di Chernobyl, da parte della EkoTES che, senza scrupoli, l’ha bruciato. Elementi in più per inchiodare le Autorità Europeo (la Banca Europea per lo Sviluppo e la Ricostruzione ha usato i nostri soldi per finanziare la EkoTES) alle proprie responsabilità e indurle a prendere in dovuta considerazione la denuncia nell’interesse della salute di tutti i cittadini europei, e non solo!

https://www.facebook.com/massimo.bonfatti?fref=nf&pnref=story
Massimo Bonfatti
6 ore fa
t radioattivo della centrale a biomasse ucraina EkoTES di Ivankov e sulla circolazione di alimenti contaminati in Europa (“la nuova Chernobyl che minaccia l’Europa”: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php…). Questa denuncia riguarda, pertanto, anche l’ipotesi che grano radioattivo arrivi in Italia, non solo per la presenza delle conseguenze del fallout di Chernobyl, ma anche perché la ceneri radioattive dell’EkoTES di Ivankov, distribuite “legalmente” alle aziende agricole ucraine, sono usate come fertilizzante per le colture (e su queste ceneri stanno verificando e indagando i collaboratori di Mondo in cammino in Ucraina, con molta attenzione, perché si stanno toccando interessi criminali e più di una volta sono già stati minacciati).
Da parte italiana sto personalmente indagando assieme a un importante giornalista, di cui al momento è doveroso mantenere l’anonimato, sul grano radioattivo che arriva in Italia e che potrebbe trasformarsi in farina e pasta che arriva sulle nostre tavole.
CHI HA NOTIZIE IN PROPROSITO (non supposizioni non verificabili) di grano radioattivo che arriva in Italia, di porti di arrivo o elementi indiretti che possano farlo presupporre e su cui si possa/debba indagare, E’PREGATO DI CONTATTARMI privatamente o tramite messaggistica FB o scrivendo a bonfatti@progettohumus.it
Ogni segnalazione o indizio sarà un aiuto sinergico molto importante per avvalorare ancora di più la denuncia e potenziarla con altre testimonianze da affiancare, per esempio, all’ultima certa che abbiamo avuto sull’utilizzo di legname contaminato, proveniente dalla zona di esclusione di Chernobyl, da parte della EkoTES che, senza scrupoli, l’ha bruciato. Elementi in più per inchiodare le Autorità Europeo (la Banca Europea per lo Sviluppo e la Ricostruzione ha usato i nostri soldi per finanziare la EkoTES) alle proprie responsabilità e indurle a prendere in dovuta considerazione la denuncia nell’interesse della salute di tutti i cittadini europei, e non solo!

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