martedì 31 gennaio 2017

Smog: in 9 città del Nord a gennaio sforato il limite delle PM10 15 giorni su 25 Rapporto Mal'aria 2017; 'Città devono tornare a respirare'

Nei primi 25 giorni di gennaio sono ben 9 le città italiane che hanno registrato oltre 15 giorni di superamento del limite giornaliero previsto per le polveri sottili. E' quanto emerge dal dossier Ml'aria 2017 presentato oggi a Bologna da Legambiente in occasione del flash mob di fronte alla sede della Regione Emilia-Romagna con il presidio chiamato 'Ci siamo rotti i polmoni!'. Legambiente ha portato a Bologna anche un documento con 10 proposte, da consegnare al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e agli assessori all'Ambiente di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, riuniti nel tavolo tecnico sulla qualità dell'aria. In particolare, la 'maglia nera' di questo inizio 2017 va a Cremona, con 20 giornate, il 60% di quelle consentite per tutto l'anno (centralina Fatebenefratelli), seguita sul 'podio' da Torino (Rebaudengo) con 19 e Frosinone (Scalo) con 18 giornate. Treviso, Padova, Vicenza e Reggio Emilia seguono a loro volta in classifica, con 15 giorni di sforamento (il 40% del totale). 

"Sono dati che non promettono nulla di buono - sottolinea il rapporto -, e che fanno seguito ad un 2016 davvero nero per l'aria italiana: lo scorso anno ben 33 città italiane sono risultate fuorilegge con il livello di Pm10 alle stelle, prima fra tutte: Torino (con 89 superamenti), seguita da Frosinone (85), Milano e Venezia (entrambi 73). A livello regionale, le regioni a cavallo della pianura padana sono quelle che hanno registrato le maggiori criticità". 

"La qualità dell'aria nelle città italiane - afferma Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente - deve diventare una priorità di governo, a scala locale, regionale e nazionale, altrimenti continueremo a condannare i cittadini italiani a respirare aria inquinata. Per questo oggi abbiamo presentato una ricetta completa di proposte e soluzioni per metterla in pratica, chiamando in causa prima di tutto i Comuni e le Regioni, e poi il governo, ciascuno per le sue competenze".

Legambiente protesta con Galletti per la qualità dell'aria
Un flash mob e un documento con dieci proposte da consegnare al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e agli assessori all'Ambiente di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, riuniti per un tavolo tecnico sulla qualità dell'aria. Legambiente ha protestato così, di fronte alla sede della Regione Emilia-Romagna con il presidio chiamato 'Ci siamo rotti i polmoni!', per ricordare l'emergenza smog della città italiane. "Ma le dieci azioni proposte da Legambiente - dice l'assessore all'Ambiente della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi - sono già previste nei nuovi Piani dell'aria delle regioni del bacino padano. Ad esempio la Lombardia prevede 91 azioni, l'Emilia-Romagna 90".

Centro Epson,PM10 quasi tre volte sopra soglia al Nord 
L'inquinamento è alle stelle al Nord e la situazione non cambierà almeno fino all'arrivo della perturbazione atlantica prevista per giovedì prossimo. E' quanto rileva il Centro Epson Meteo, secondo cui nella giornata di ieri "i valori di PM10 hanno di gran lunga superato il limite stabilito per la salvaguardia della salute umana fissato per legge in 50 microgrammi per metro cubo. A Padova addirittura la media giornaliera di PM10 ha raggiunto i 140 microgrammi per metro cubo, Milano i 136 microg./m. cubo, Torino gli 87 microg./m. cubo". Allarmanti anche i livelli di PM 2.5, il particolato più pericoloso in grado di penetrare profondamente nei polmoni: "Le stazioni fisse di monitoraggio dell'Arpa Lombardia evidenziano nella regione valori compresi tra 80 e 119 microg./m. cubo, quando il valore limite (media annua) è di 25 microg/m. cubo". Secondo gli esperti del Meteo.it, questa situazione è favorita dalla quasi totale assenza di precipitazioni significative sul Nord Italia da oltre due mesi. "A Milano, ad esempio, è dal 25 novembre che non piove: 67 giorni a secco e un grave deficit di precipitazioni pari a -95%. L'arrivo della pioggia, previsto da metà settimana per il Nord e parte del Centro, dovrebbe favorire la diminuzione delle sostanze inquinanti in atmosfera e un significativo miglioramento della qualità dell'aria". E' previsto anche il ritorno della neve, anche abbondante, sulle Alpi.
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