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DA MORETTI A ELIA: TUTTE LE CONDANNE – Una condanna di 9 anni e 9 mesi di reclusione è stata inflitta a Rainer Kogelheide, amministratore delegato della Gatx Rail Germany, azienda tedesca proprietaria del carro che deragliò la notte del 29 giugno 2009. Peter Linowski, responsabile dei sistemi di manutenzione della Gatx Rail Germany, è stato condannato a 9 anni e 9 mesi di reclusione. Johannes Mansbarth, amministratore delegato di Gatx Rail Austria, Roman Mayer, responsabile della manutenzione di Gatx Rail Austria, e Uwe Koennecke, responsabile dell’officina Jugenthal Waggon di Hannover che revisionò il carro, sono stati condannati a 9 anni di reclusione. Andreas Schroter, Helmut Brodel e Uwe Kriebel, responsabile a vario titolo dell’officina Jungenthal Waggon di Hannover, sono stati condannati a 8 anni di reclusione.
Gli altri condannati sono Giuseppe Pacchioni (7 anni), Daniele Gobbi Frattini (6 anni e 6 mesi), Paolo Pizzadini (6 anni e 6 mesi), Emilio Maestrini (6 anni e 6 mesi), Giulio Margarita (6 anni e 6 mesi). Sei anni di reclusione sono stati comminati a Giovanni Costa, Giorgio Di Marco, Salvatore Andronico, Enzo Marzilli, Francesco Favo, Alvaro Fumi. Sette anni sono stati inflitti come detto a Mauro Moretti, nella veste di ex ad di Rfi, e Mario Castaldo, come direttore della Divisione Trenitalia Cargo, mentre sette anni e sei mesi sono stati inflitti a Michele Mario Elia, all’epoca ad di Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia.
PROCURATORE: “PASSO AVANTI PER IL PROFILO DELLA SICUREZZA” – “E’ una sentenza importantissima, un grosso passo avanti anche verso il profilo della sicurezza” ha commentato il procuratore capo di Lucca Pietro Suchan. “Questa sentenza spero riuscirà a evitare ulteriori incidenti, fa fare un grande passo in avanti – ha concluso Suchan – e ci fa credere nel sistema giustizia”. “Abbiamo la coscienza di aver fatto tutto quello che era possibile, non ci siamo mai risparmiati” ha aggiunto Giuseppe Amodeo, uno dei pm che in aula ha rappresentato l’accusa, insieme al collega Salvatore Giannino. Parla di esito del processo “scandaloso” l’avvocato di Moretti, Armando D’Apote, che aggiunge di rilevare “il populismo che trasuda dal resto della sentenza”. “Esprimo parziale soddisfazione per l’assoluzione di Mauro Moretti nella sua veste di amministratore di Fs e di Ferrovie dello Stato” ha aggiunto”.
8 ASSOLTI SU 33 IMPUTATI – I giudici hanno assolto 8 dei 33 imputati per non aver commesso il fatto: Andreas Barth e Andreas Carlsson, dell’Officina Jungenthal di Hannover (che fece la revisione dell’asse del vagone che si spezzò), Joachim Lehmann, supervisore esterno sempre della Jungenthal, Massimo Vighini, Calogero Di Venuta e Angelo Pezzati, in momenti diversi responsabili della Direzione compartimentale di Firenze Movimento Infrastrutture, Giuseppe Farneti, sindaco revisore di Fs prima e poi di Italferr, Gilberto Galloni, ad di Fs Logistica, Angelo Pezzati, predecessore di Di Venuta, Stefano Rossi e Mario Testa. A queste assoluzioni si aggiungono quelle per Moretti limitatamente ai reati contestati come ad di Ferrovie e per Soprano, solo per i reati contestati come ex dirigente di Ferrovie dello Stato. In tutto gli imputati erano 33 più nove società. Per loro i pm Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino avevano chiesto pene dai 5 ai 16 anni per un ammontare di oltre 250 anni. Per tutti gli imputati per il disastro che il 29 giugno 2009 causò 32 morti, le accuse andavano, a vario titolo, da disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose.
Un breve applauso ha salutato, dopo qualche minuto dalla lettura, la sentenza, dove tutti i familiari hanno ascoltato le parole del giudice in religioso silenzio. “Non siamo in grado di fare un ragionamento complessivo – ha detto Marco Piagentini, presidente del “Mondo che vorrei”, associazione dei familiari – Sono molti imputati, il dispositivo è stato molto lungo. Però possiamo dire che c’è una condanna e quindi un sistema della sicurezza che non funziona, come diciamo da 7 anni”. Piagentini ha ribadito quanto chiesto in un’intervista al Fatto: “Se loro si dichiarano innocenti – ha detto riferendosi ai manager di Ferrovie – possono benissimo rinunciare alla prescrizione e dimostrare la loro innocenza nel processo“. Il prossimo mese, infatti, scatta la prescrizione per una parte di reati. Moretti è attualmente alla guida di Leonardo-Finmeccanica, azienda statale attiva nei settori della difesa e della sicurezza. Il titolo in Borsa di Leonardo, dopo la lettura della sentenza, ha subìto un crollo verticale.
da Viareggio Alessandro Bartolini, Ilaria Lonigro e Emilia Trevisani di F. Q. | 31 gennaio 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/31/strage-di-viareggio-lex-ad-di-ferrovie-mauro-moretti-condannato-7-anni/3354478/
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