venerdì 20 gennaio 2017

Roma, il pentito di camorra: “Ecco gli affari della mala sulla spazzatura del Lazio”

Nunzio Perrella, boss della camorra del rione Traiano, torna a fare luce sul business malavitoso dei rifiuti: la sua testimonianza è raccolta in un libro inchiesta

Oltre Gomorra, parla l'ex camorrista che per primo svelò il traffico di rifiuti e che ora vuole cambiare identità

 

"Nel Lazio i personaggi che si occupano dei rifiuti sono sempre gli stessi. I principali sono Cerroni e altri come i La Marca e mi risulta che sversavano a Frosinone e Cassino. I politici lo sanno per forza, perché sono loro che danno le autorizzazioni: per ottenerle si devono corrompere almeno sei o sette funzionari tra Regione, Comune e Provincia. Cerroni era il punto di riferimento ma tutti gli altri non potevano non sapere". Oltre Cerroni, anche altri oggi sono indagati: gli ex dirigenti di Ama Giovanni Fiscon e Franco Panzironi, l'ex assessore comunale Paola Muraro, che si era dimessa a dicembre dalla giunta Raggi. In sostanza, è un meccanismo ben oliato che, secondo Perrella, è persino più redditizio rispetto a prima. "Tutto nasce dallo stoccaggio: è lì che si cambia il codice dei rifiuti per farli diventare urbani. E si usano anche per fare il sottofondo delle strade. Ecco come spariscono i rifiuti. Per togliere la terra sotto i piedi bisogna  intervenire sullo stoccaggio " ggi Perrella non ha protezione, ha però il volto coperto da una grossa sciarpa che trattiene a fatica. Ed è sicuro che rispetto a venti anni fa il sistema non è cambiato: la prova sono le periodiche emergenze rifiuti per strada. Anche a Roma. "Oggi succedono le stesse cose che accadevano venti anni fa. Le emergenze sono solo un modo per avere più soldi da dividersi. È un business, una truffa ". http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/01/20/news/roma_il_pentito_di_camorra_ecco_gli_affari_della_mala_sulla_spazzatura_del_lazio_-156439989/

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