domenica 9 febbraio 2014

Wwf scrive a Orlando,stop interventi approssimativi dissesto Forte responsabilità regioni. Road map tutela capitale naturale

ROMA - ''Basta interventi approssimativi'. Questo, in sintesi, il senso di una lettera aperta che il presidente del Wwf, Dante Caserta, scrive al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando sul dissesto idrogeologico, lanciando anche ''12 proposte operative in sintonia con l'Europa per la gestione dei bacini, dei cambiamenti climatici, degli ecosistemi''.

''Non si può più affrontare l'emergenza quotidiana in Italia provocata dal dissesto idrogeologico e dai cambiamenti climatici con iniziative approssimative o controproducenti nella gestione e manutenzione del territorio e delle risorse naturali - osserva il Wwf - avallate dalle Regioni o con interventi urgenti e in deroga anche dalle normative ambientali di Protezione civile''.

Per l'associazione del Panda - che ricorda come in Italia ''il consumo del suolo sta andando avanti al ritmo di 90 ettari al giorno e che negli ultimi 60 anni sono 3.660 le persone che hanno perso la vita a causa di frane'' - il capitale naturale e la sua centralità nell'economia sono ''la sola nostra assicurazione per il futuro''. Per il Wwf c'e' ''una forte responsabilità collettiva delle Regioni che, come denunciato dal ministro Orlando, hanno speso nel periodo 2007-2014 solo 400 milioni di euro dei 2,5 miliardi di euro messi a disposizione dell'Europa per la messa in sicurezza del territorio e il dissesto idrogeologico''.

Infine il Wwf indica ''una road map per passare dall'emergenza e da interventi estemporanei ad un governo integrato del territorio che consideri l'integrità delle risorse naturali come il principale obiettivo per superare il dissesto: si va dall'istituzione urgente delle Autorità di distretto idrografico a un governo del territorio adeguato alle attuali esigenze alla definizione dei criteri per l'utilizzo delle risorse alla costituzione di una Commissione composta dal dipartimento della Protezione civile e dai segretari delle autorità di bacino nazionali, fino al favorire la prevenzione diretta da parte dei cittadini''.
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