venerdì 7 febbraio 2014

Venti anni spericolati Pro.Chi e le altre: tutte le autorizzazioni e i cambi di proprietà nella discarica di Borgo Montello

Il primo intervento di recupero partito «solo» nell’agosto del 2000 Ciò che è accaduto prima che Ecomont entrasse a far parte della intricata storia di Borgo Montello è, a sua volta, un groviglio di autorizzazioni, sviste e passaggi mai chiariti fino in fondo. E si deve risalire fino al lontanissimo 1982 quando due imprenditori, Umberto Chini e Andrea Proietto, qualificandosi esercenti attività di smaltimento dei r i fiuti e avvalendosi del regime transitorio sui rifiuti non rinnovano più il contratto con il Comune di Latina ma chiedono e ottengono dalla Regione l’autorizzazione a continuare la gestione della discarica dei rifiuti solidi urbani e speciali del Comune di Latina; quest’ultima si estendeva su 5 ettari mentre la nuova autorizzazione regionale dice sì alla occupazione di 42 ettari. Comincia in quel momento, probabilmente, l’espansione incontrollabile della super discarica di Latina. Chini e Proietto stanno (appunto) in Pro.Chi srl; la società inizia un’attività di discarica autonoma. E si moltiplicano gli invasi da quel momento in poi: la piccola discarica del Comune di Latina è la cosiddetta S0 e venne aperto negli anni ‘70; il secondo invaso viene realizzato da Pro.Chi nel 1983 con autorizzazione regionale e senza nessuna barriera a tutela della falda ed è questo il motivo per il quale ancora oggi si sta rincorrendo una bonifica efficace dei vecchi invasi. Nel 1988 la Pro.Chi cede l’impresa alla Guastella Impianti di Roma e un anno dopo viene avviato l’ampliamento denominato S2; il 30 ottobre 1989 si costituisce la Ecotecna Trattamento rifiuti srl. Passa appena un anno e a marzo del 1990 viene avviata la coltivazione dell’invaso S3, rimasto attivo fino al febbraio 1991 mentre sul fronte societario il 31 dicembre 1990 la Guastella Impianti viene incorporata dalla Ecomont. Ma quest’ultima avrà vita non tanto lunga perché fallirà nel 1996 e nel frattempo, un paio di anni prima, entra sulla scena Giovanni De Pierro probabilmente con la prospettiva di far fruttare un sito destinato ad ampliamenti sequenziali senza grandi problemi. All’epoca in cui veng o n o c o n c e s s e l e autorizzazioni per le nuove discariche da parte della Regione Lazio il presidente della Giunta alla Pisana è l’avvocato Bruno Landi, il rappresentante legale di EcoAmbiente, ossia la società che ha preso in affitto i terreni e che sta continuando la gestione della discarica con la partecipazione azionaria indiretta del Comune di Latina che, formalmente, risulta essere all’oscuro di tutti i problemi legati ai passaggi societari e dei terreni. La prima bonifica controllata dei siti S1, S2 e S3 a Montello inizia solo ad agosto del 2000 a cura del nuovo gestore Ecoambiente e a quel punto sono passati ben 18 anni da quando è stato autorizzato il primo dei tre invasi. Quella data sembrava poter mettere la parola fine su una sequenza di passaggi proprietari e societari da capogiro e invece nel 2012 l’Arpa va a controllare le analisi sui pozzi che stanno oltre il capping della bonifica e trova risultati fuori norma. Non scattano il panico e neppure l’amarezza perché l’Arpa quei dati non li rende noti e lo stesso faranno tutti quelli che li conoscono, ossia Provincia, Comune e Regione. Latina Editoriale Oggi 6 febbraio 2014

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