Rispetto al 2012 rimane più o meno stabile la quota di famiglie che segnalano problemi, anche se l'inquinamento supera la presenza di cattivi odori. Per il problema dell'inquinamento dell'aria, aggiunge l'Istat, cresce la percentuale di famiglie che lo segnalano nel Lazio. Quanto agli odori sgradevoli, cala la percentuale di famiglie che evidenziano il problema in Valle d'Aosta, del Piemonte e del Trentino-Alto Adige.
Nel 2013 l'inquinamento dell'aria, continua il rapporto dell'Istituto di statistica, e' avvertito come un problema dal 44,4% delle famiglie del nord-ovest, ma la quota sale al 50,1% tra le famiglie che vivono in Lombardia. Nel nord-est la quota scende al 33%; in Veneto raggiunge il 36,5%, mentre la quota più bassa si osserva in Trentino-Alto Adige (24,7%). Tra le regioni del centro, il Lazio registra un significativo aumento rispetto al 2012 e mostra il valore più elevato (43,6%); mentre per Toscana, Umbria e Marche le percentuali sono inferiori alla media nazionale. Al sud la situazione peggiore è quella della Puglia, dove il 41,9% delle famiglie segnala il problema; segue la Campania (40,1%) e la Sicilia (35,1%).
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