giovedì 6 febbraio 2014

il lento suicidio mediatico di legambiente che ha paura del giornalismo di inchiesta su rifiuti e speculazione energetica e del confonto pubblico?

Legambiente può stare in società con Sorgenia (o finanziare o essere finanziata) che costruisce centrali a turbogas (o a biogas o a biomasse). Legambiente può stare in società che costruiscono centrali a biogas senza avere il certificato antincendio, con fidejussioni irregolari fornite da società fallite, con emissioni in atmosfera e di acque reflue non conformi. Alcuni esponenti di Legambiente possono essere coinvolti e indagati nelle inchieste dei rifiuti. Legambiente può fare iniziative per favorire questo o quel prodotto, questa o quell'interesse. Però calunniare dei professionisti che raccontano una realtà certificata dalla camera di commercio e che nessun comunicato ha smentito mi pare un'affermazione che non è in linea con chi vorrebbe far credere di essere per la legalità. Se Legambiente non vuole essere accostata a personaggi, inchieste che riguardano i suoi iscritti o fondatori ha una grande possibilità; prenderne le distanze. Le inchieste sugli intrecci tra malavita, rifiuti, speculazioni energetiche, inquinamento danno fastidio. Lo sa bene legambiente che però dovrebbe sentire come alleati chi informa e non come avversari da mettere a tacere. Ribadisco la mia solidarietà, apprezzamento, ringraziamento per Nello Trocchia e Andrea Palladino. Mai come in questo momento che si svelano intrecci tra malavita, politica e anche associazionismo nell'ambito di rifiuti e speculazione energetica c'è bisogno di parole chiare. O di qua o di là. Magari smettendola di dire fesserie sul processo in corso per inquinamento delle falde a Borgo Montello

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