mercoledì 12 febbraio 2014
IL CASO BORGO MONTELLOProcesso a Ecoambiente per la falda avvelenata, il perito chiede tempo
L'udienza davanti al gip rinviata al 26 maggio. alla sbarra Colucci, Landi e Rondoni E’ stata rinviata al 26 maggio l’udienza fissata per decidere sul rinvio a giudizio degli amministratori di Ecoambiente per l’inquinamento della falda acquifera neio pressi della discarica di Borgo Montello. Il Gip Guido Marcelli ha accolto in parte le richieste del perito, nominato dal giudice, l’ingegnere genovese Tommaso Munari, che aveva espresso la necessità di ulteriori approfondimenti e quindi di rinviare la consegna della perizia di altri sei mesi (una proroga era già stata accordata). Il giudice ha però ritenuto opportuno stabilire un termine perentorio di tre mesi, affiancando al perito due tecnici ausiliari, un perito chimico ed un ingegnere ambientale, per velocizzare la pratica. Alla sbarra, come noto, ci sono Nicola Colucci, Vincenzo Rondoni e Bruno Landi , l’imprenditore, il presidente del Cda e l’amministratore delegato di una delle due società che da anni gestiscono gli invasi di via Monfalcone. Secondo l’accusa sarebbero responsabili dell’inquinamento dell’acqua non avendo controllato la sicurezza degli invasi. Inoltre i tre avrebbero omesso di realizzare le opere di impermeabilizzazione degli impianti nonostante le gravi carenze, già note dal 1995, che avevano permesso al percolato di fuoriuscire dagli invasi e di finire nella falda. All’udienza di ieri al tribunale di Latina erano presenti i rappresentanti delle parti civili. Nel processo contro Ecoambiente si sono costituiti la Regione e alcune associazioni locali oltre a Legambiente, rappresentata dall’avvocato Luigi Di Mambro.
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