giovedì 6 febbraio 2014

Guidonia, la discarica chiude prima E' iniziata la "rivolta" di Cerroni

Con una decisione unilaterale, la società Ecoitalia 87, che ruota attorno a Manlio Cerroni, questa mattina ha chiuso la discarica dell'Inviolata, una settimana prima della chiusura ufficiale prevista dalla Regione Lazio. Il sindaco di Guidonia, Eligio Rubeis, intravede lo spettro della proroga dell'impianto: "Escamotage per chiedere l’intervento emergenziale del Prefetto di Roma"
Sta per iniziare una nuova emergenza rifiuti per il Lazio. E' quella dei 49 comuni che sversano all'interno della discarica dell'Inviolata, a Guidonia, i quali questa mattina hanno trovato l'impianto chiuso per decisione della Ecoitalia 87, la società che gestisce il sito. Che a poco meno di una settimana dalla chiusura prevista dalla Regione Lazio, ha iniziato il suo braccio di ferro con le istituzioni.  
IL RICATTO - Secondo il sindaco di Guidonia, Eligio Rubeis, la chiusura sarebbe, infatti, un ricatto per ottenere la proroga dell'impianto, inaugurato in maniera illegale a metà degli anni '80 e dichiarato esaurito dopo aver accolto nel tempo più di 5 milioni di metri cubi di rifiuti. "La preoccupazione - sottolinea il sindaco in una nota - è che la decisione presa oggi a sorpresa dal gestore sia l’escamotage per chiedere l’intervento emergenziale del Prefetto di Roma. La decisione di chiudere presa oggi dal gestore getta di fatto nel caos lo smaltimento dei rifiuti in quasi tutti i comuni del nostro Ato". La regione Lazio, quando lo scorso agosto Il vicepresidente Massimiliano Smeriglio aveva concesso la proroga all'Impianto, aveva imposto l'obbligo ai "Comuni del bacino che ancora non hanno raggiunto gli obiettivi di legge, di attivare in tempi rapidi le procedure per l’avvio della raccolta differenziata o la raccolta separata dell’umido". Ma non tutti sarebbero pronti a partire già da domani.
LA PROROGA MASCHERATA - A destare sospetto, poi, è soprattutto la tempistica. La chiusura avviene infatti a 24 ore dalla Conferenza dei servizi di domani, in cui la Regione Lazio sarà chiamata a concedere o negare a Ecoitalia ’87-Colari l’autorizzazione a realizzare un invaso da 500mila metri e l'abbancamento di altri 87 mila metri cubi di rifiuti sopra gli altri 6 invasi della discarica, per supportare l'impianto di Tmb in fase di realizzazione sempre nella stessa area dell'Inviolata. Dalla Regione assicurano che "questo nuovo invaso non potrà ricevere rifiuti indifferenziati dai Comuni del bacino e dovrà essere una discarica di servizio in cui smaltire esclusivamente gli scarti dell’impianto di TMB", ma il comune di Guidonia ha già espresso parere negativo, così come i comitati territoriali, contrari tanto all'impianto di Tmb quanto al nuovo invaso, che di fatto andrebbe ad ingrandire la discarica dell'Inviolata.
LA CONFERENZA DEI SERVIZI - Al tavolo, dopo la defezione della scorsa settimana nell'incontro funzionale alla bonifica dell'area, tenutosi al comune di Guidonia, dovrebbe partecipare anche l'Arpa, i cui monitoraggi hanno evidenziato nell'area dell'Inviolata un forte inquinamento delle falde acquifere. Nonostante il dirigente dell'area rifiuti, Fabio Ermolli, sia stato sospeso dal suo incarico, in attesa che venga chiarita la sua situazione in merito all'affaire Cerroni (la commissione interna dovrebbe esprimersi per la fine di febbraio), l'Agenzia non farà comunque mancare il suo apporto. L'obiettivo della Ecoitalia 87, il cui legale rappresentate è Francesco Rando, uomo di fiducia del patron di Malagrotta e arrestato anche lui nell'ambito dell'inchiesta rifiuti, è quindi quello di sparigliare le carte in vista dell'incontro, che già da ora si preannuncia caldo. La Regione, intanto, preferisce non prendere una posizione ufficiale. E' iniziata la rivolta di Cerroni?
 Marco Carta
 RUBEISCERRONICIVITASMERIGL http://www.paesesera.it/Politica/Guidonia-la-discarica-chiude-prima-E-iniziata-la-rivolta-di-Cerroni

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