OCT
20
di Giuseppina Ranalli
Il rapporto EUWood 2010, sintesi di molti differenti studi, evidenzia che, per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Europa sull’energia rinnovabile da biomassa, è necessario importare legname dall’estero e che ci sarà un deficit previsto di 200-300 milioni di metri cubi entro il 2030.
I dati sull’import degli ultimi anni confermano che per soddisfare la produzione di energia da biomasse molti paesi europei, inclusa l’Italia, hanno importato legname dagli Usa e dal Canada. E’ aumentato, inoltre, l’import di legname illegale proveniente da foreste protette.
La distruzione di foreste comporta:
- l’emissione di CO2 derivante dalla combustione degli alberi;
- l’emissione di CO2 proveniente dai combustibili fossili utilizzati per il trasporto di milioni di metri cubi di legname da oltre oceano;
- il mancato assorbimento della CO2 da parte degli alberi abbattuti.
Con l’incremento dei costi energetici per il trasporto del legname, il ritorno energetico, cioè l’energia ricavata sull’energia consumata, già molto basso per gli impianti di biomassa, diminuisce fino a diventare nullo o negativo. Spendiamo cioè 100 di energia per ottenere 100 e anche meno ma gli incentivi mascherano questo totale fallimento energetico.
Molto importante, anche se sottovalutato, è il bilancio di calore nell’atmosfera. La terra, da un punto di vista termodinamico, è un sistema chiuso, scambia cioè energia con l’esterno ma non la materia.
La superficie di scambio fra i vari strati atmosferici è costante e quindi se produciamo più calore ed eliminiamo gli alberi, gli unici organismi viventi in grado di immagazzinarlo, contribuiamo all’incremento della temperatura nell’omosfera (lo strato compreso fra il suolo e i 100 km di quota). Gli alberi, infatti, sono in grado di assorbire calore dall’esterno, attraverso la fotosintesi clorofilliana, e trasformare l’anidride carbonica in carbonio attraverso la reazione chimica:
CO2 + Calore → C + O2
Gli alberi rendono, in realtà, reversibile la reazione della combustione considerata dall’uomo irreversibile e diminuiscono l’entropia (il disordine) del sistema Terra.
L’energia da biomasse spacciata per rinnovabile è alla prova dei fatti una vera e propria bomba ambientale che va fermata prima che produca effetti devastanti sul pianeta.
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