Il ricorso contro l'incompatibile
centrale a biomasse progettata a Pontinia nella zona industriale di
Mazzocchio presentato ieri al TAR di Latina grazie al consueto lavoro
del tavolo tecnico e legale in difesa del territorio, della salute,
dell'economia locale, dell'allegato. Anche dell'autodeterminazione e
delle scelte territoriali. Si rinnova la difesa di Davide contro
l'attacco mortifero di Golia sotto forma di una cancerogena, inutile,
desvastante centrale a biomasse. Grazie alla consueta professionalità
degli avvocati del foro di Latina Carlo Bassoli e Luciano Falcone
insieme agli altri professionisti sono state evidenziate tutte le
incongruenze del progetto. La centrale nella sua proposta è stata
definita inadeguata e obsoleta come tecnologia dalla stessa società
proponente nell'ultima riunione presso la presidenza del consiglio
dei ministri, oltre ovviamente alla bocciatura totale della Regione
Lazio. Bocciatura confermata dalla provincia di Latina, nella persona
della Dottoressa Valle e dell'ing. Nardone, che ne evidenziava la
mancata rispondenza alla normativa attuale “l'istanza
e la documentazione associata debba essere rielaborata dalla Società,
in conformità al Decreto Legislativo 152/2006 così come modificato
dal D. lgs n. 128/2010, al Piano per il Risanamento della Qualità
dell’Aria, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 10
dicembre 2009, n. 66, al Piano di Tutela delle Acque Regionale
(P.T.A.R. ), approvato con Delibera di Consiglio Regione Lazio n. 42
del 07.09.2007 ed ai sensi della D.G.R.L. n. 219 del 13.05.2011,
della Direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio,
...che i predetti aggiornamenti essere effettuati alla luce della
Direttiva 2010/7/UE...”. Il
comune di Pontinia aveva motivato il suo diniego con: l’uso
di biomasse a scopo energetico, oltre alle emissioni di inquinanti
convenzionali ( ossido di carbonio e di azoto, polveri totali
sospese, ecc.) comporta emissioni di polveri sottili, formaldeide,
benzene, idrocarburi policiclici aromatici, diossine;
- deriva da esperienze di analoghe centrali già realizzate in Italia e sottoposte ad analisi da parte dell’Arpa, che, a regime, è prevista la produzione di emissioni superiori a quelle di una normale centrale a gas a ciclo combinato di pari potenza;
- va ad aggiungersi a quanto sopra la produzione da parte dei mezzi pesanti che portano il combustibile alla centrale di quantità elevate di ulteriori inquinanti;
- il territorio del Comune di Pontinia detiene tristi primati relativi alla incidenza e mortalità per neoplasie, in particolare polmonari, come emerge dall’allegato sub 1 “Registro tumori di popolazione della provincia di Latina” a cura della AUSL di Latina, per gli anni dal 1998 al 2002;
- il comprensorio di Latina presenta i più alti valori di incidenza e mortalità per neoplasie di tutta la provincia;
- il Comune di Pontinia presenta le più elevate incidenze di tumore al polmone nella popolazione femminile ( anni 1997-2003 ) fra i territori di Napoli, Salerno e Latina;
l’Agenzia
di sanità pubblica Regione Lazio conferma il dato per le malattie
polmonari, rilevando un eccesso concentrato nei comuni della
provincia di Roma e di Latina.Anche
la ASL di Latina aveva espresso le sue perplessità sul progetto: “
… la
ASL si riserva di acquisire e valutare lo studio presentato dal
Sindaco di Pontinia e di richiedere eventualmente uno studio
epidemiologico all'Osservatorio epidemiologico regionale per valutare
lo stato di salute della popolazione e per valutare se il contributo
di tale attività nella zona possa aumentare il rischio per la salute
della popolazione esposta”
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