sabato 10 agosto 2013

Ordinanza comunale contro biogas Mereto di Tomba (UD)

biogas di Mereto di T. (UD). Ordinanza minaccia chiusura Biogas di Mereto di Tomba (Udine): arriva (meglio tardi che mai) l'ordinanza del sindaco che ha dovuto dare ragione ai cittadini e alle minoranza http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/08/ordinanza-comunale-contro-biogas-mereto.html Mereto di Tomba (09.08.13) Con un'ordinanza il sindaco dopo le proteste diffida i biogassisti a mettersi a norma. Altrimenti entro il 1° ottobre la centrale di Savalons (0,35MW) sarà chiusa. L'ordinanza, contingibile e urgente, emessa dal sindaco Andrea Cecchini parla chiaro e che diffida il biogassista Stefano Midun ad ottemperare a tutte le azioni previste nell’Autorizzazione Unica che non hanno avuto seguito. Arpa, Cc-Noe, polizia locale, servizi tecnici, comando Vigili del fuoco di Udine sollecitati dalla minoranza consigliare e dal Comitato con i controlli effettuati hanno rilevato delle difformità nel corso dei sopralluoghi (ma in quante centrali non le riscontrerebbero?). La lista delle prescrizioni per il biogassista è corposa e articolata, a iniziare dall’impianto che, come scritto nell’ordinanza, risulta realizzato in difformità dal Permesso di costruzione. Ancora oggi il sedime appare come un cantiere aperto anche in forza di una disordinata gestione. Le vasche di stoccaggio del digestato non sono coperte, sommarie le precauzioni anticaduta, il cassone del biofiltro che risulta vuoto, le previsioni sulla cogenerazione del tutto inattese e non osservate anche le del comando Vigili del fuoco. Ridicola la mitigazione paesaggistica e pure sommaria la segregazione delle prevasche che emanano una greve puzza. Il deposito di silomais non previsto in alcun atto autorizzativo non consente il recupero del colaticcio. La controversia tra proprietà e ditta gerente non consente di verificare come da norme i dati gestionali e in particolare i registri di gestione e manutenzione, nonché - punto cruciale - gli autocontrolli al camino di emissione dei fumi. La centrale a biogas è stata contestata da parte della popolazione ed è stato inoltrato ricorso al Tar contro il procedimento di autorizzazione. Ma il Tar ha dato torto al comitato e i firmatari hanno poi inoltrato al Consiglio di Stato ulteriore ricorso. «Ma allora i cittadini di Savalons e le Minoranze avevano ragione e non erano solo allarmismi e questioni politiche. Questa la sintesi di quanto si può evincere dalla ordinanza» commentano le minoranze consigliari che hanno sempre accusato il sindaco di inerzia. «Dopo aver accusato sia i cittadini che i consiglieri di finto allarmismo e di vedere un problema solo perché politicamente avversi, si scopre che quanto denunciato e prodotto rispondeva al vero. Meglio tardi che mai», aggiungono. La maggioranza replica: «Ancora una volta, nonostante le accuse di immobilismo e di mancanza di decisioni da parte della minoranza e di alcuni cittadini, l’amministrazione comunale e gli uffici competenti hanno dimostrato con i fatti, che l’attività di verifica, iniziata con il sopralluogo che ha portato alla sospensione dei termini del procedimento del rilascio del certificato di agibilità, è stata fatta ed ha prodotto risultati». Meglio tardi che mai ma meglio prima che dopo visto che si sono imposti ai cittadini disagi che si sarebbero potuti evitare con un po' più di responsabilità da parte delle istituzioni.

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