mercoledì 28 agosto 2013
Carmine Schiavone pentito dei Casalesi a Sky Tg24:"I rifiuti tossici uccideranno in basso Lazio"
Dice Schiavone: "Interravamo rifiuti tossici e fanghi nucleari a Latina e in Campania da ditte che venivano da Pisa, Milano, Germania, Austria e Francia"
Carmine Schiavone, l'esperto di finanza del clan dei Casalesi, l'uomo che muoveva i miliardi degli affari illeciti dell'associazione camorristica si apre alle telecamere di Sky Tg24 e alla maniera sua avverte che ancora tanta gente è destinata a morire a causa dei rifiuti tossici che giacciono nel sottosuolo del basso Lazio e Campania, finanche nella loro stessa terra, Casal di Principe. Esce dal processo Spartacus dove come pentito ha svelato i movimenti economici dell'intero clan ma avverte pure che le mafie sopravviveranno e che nessuno sarà in grado di sconfiggerle (e sembra non sia una minaccia quanto una promessa).
L'intervista dura 9 minuti e è agghiacciante per due motivi: per il messaggio che manda alle istituzioni, ovvero che non sono migliori della camorra e perché avverte che una bomba a orologeria di veleni e scorie nucleari è destinata a esplodere a breve nel basso Lazio a Latina dove nelle cave sono interrati fusti con rifiuti nucleari. Il che già ha scatenato le reazioni di tutti quei movimenti che da tempo lottano nella Terra dei Fuochi per essere ascoltati proprio da quelle istituzioni che Schiavone non esita a definire corresponsabili con la camorra.
E ne spiega il perché:
Terra dei fuochiCi sono forti interessi a livello economico a livello elettorale e noi spostavamo 70 mila 80 mila voti da un partito all'altro e questo faceva la differenza nelle elezioni. Ma si stanno a rendere conto che ci stanno 5 milioni di persone a morire? Abbiamo scelto basso lazio e Campania perché facevano parte dei Casale. Era terra nostra.
Caso ha voluto che proprio il giorno prima su Avvenire don Maurizio Patriciello il prete di Caivano che si batte contro l'omertà e la strage nella Terra dei fuochi scrivesse:
Vedere morire i figli è qualcosa di orrendo, insopportabile. Soprattutto se si poteva evitare. Il popolo semplice non riesce a capire il motivo di tanti ritardi e omissioni, di questo lasciar mano libera a chi viola la legge, a chi uccide. E comincia a serpeggiare il pensiero che, in realtà, non si voglia proprio intervenire. Che sia in atto una strategia per non arrivare a soluzioni. Che si voglia nascondere qualcosa o qualcuno. Che questa situazione «faccia comodo» a tanti. Non ha tutti i torti, la povera gente. Si sente presa in giro. I verbi coniugati da chi comanda sono sempre al futuro: faremo, diremo, provvederemo. Calato il sipario dell'occasione pubblica, resta solo un silenzio angosciante. E la gente muore, di cancro. E la Campania ancora non ha un registro tumori. E il nuovo ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ancora non viene a vedere con i suoi occhi che cosa sta accadendo in questa regione bella e disgraziata. E si fanno illazioni... Qui si agonizza e si lotta tra fuochi e fumi assassini, e chi ci governa e ci rappresenta ancora pronuncia parole come fumo leggero. Queste morti sono sempre più dolorose e insopportabili. Si muore per motivi vergognosi ed evitabili. Per silenzi omertosi. Per denaro e per potere. Ma chi se non lo Stato, nel quale continuiamo caparbiamente a credere e a sperare, deve prendere di petto la situazione?
Come risponderanno, se risponderanno, politica e istituzioni? (Risponderanno come al solito. Uno stato non è che lo specchio dell'aggregato delle coscienze che lo compongono. Occorre lavorare ancora a lungo su noi stessi e su ciò che abbiamo accanto, perchè il nostro riflesso sia migliore. NDR)
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Articolo di: Marina Perrotta http://coscienzeinrete.net/ecologia/item/1513-carmine-schiavone-pentito-dei-casalesi-a-sky-tg24-i-rifiuti-tossici-uccideranno-in-basso-lazio
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1 commento:
l'incontro è avvenuto,schiavone conferma al parroco che ciò che ha detto corrisponde a verità.Il parroco Patriciello chiede allo stato la verità.
Guardiamo in Faccia alla realtà nuda e cruda
Nelle ultime interviste dell’ex Boss Carmine Schiavone credo che sia stato abbastanza chiaro quando afferma che praticamente per le modalità dell’interramento dei rifiuti tossici e nucleari le popolazione della Campania e del basso Lazio sono destinati a morire di malattie direttamente collegabile ai rifiuti tossico radioattivi.
Dice anche che non c’è più possibilità di bonifica per l’alto costo economico in più in quale luogo andrebbero smaltite?.
Conclusione: Se non vogliamo morire dobbiamo emigrare.
Constatazione: Quando verrebbe a costate un esodo di proporzioni bibliche di circa 5 milioni di abitanti?
Soluzione: Morire lentamente senza far neppure rumore con conseguente estinzione della popolazione.
Fine
Nuovo capitolo
Se non arrivano più sul territorio campano rifiuti tossico radioattivi dove vengono smaltiti adesso?
Quale nuovo territorio dovrà essere distrutto con tutta la popolazione che ci vive?
Ferraioli Domenico
Blog libero terrapagana
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