mercoledì 25 aprile 2012

Pontinia da maggio si possono riciclare bicchieri e piatti di plastica

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA oggetto: aumento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani Gli ultimi dati ufficiali dell'assessorato all'ambiente del comune di Pontinia confermano l'insuccesso della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani fermi al 23%. Anche il segretario comunale del Pd con appositi comunicati stampa ha recentemente preso atto delle difficoltà e del risultato insoddisfacente. Altri dirigenti del pd mi hanno recentemente chiesto di intervenire per favorire la differenziata e scoraggiare l'abbandono dei rifiuti in discariche abusive su molte parti del territorio comunale più volte da me segnalato. Raccogliendo l'invito dei dirigenti del pd rivolgo all'amministrazione comunale l'invito degli stessi dirigenti per aumentare la sensibilizzazione dei cittadini e incrementare la raccolta differenziata. In attesa che Regione e Provincia si esprimano sulla partecipazione ai bandi dei progetti presentati dal comune di Pontinia a tale scopo, anche grazie al progetto gratuito dell'associazione GAP, sarebbe opportuno riprendere lo stesso progetto GAP. C'è bisogno di persone esperte e conoscitori del problema convinti della necessità di aumentare la differenziata. Non è solo l'importante rispetto della legge che obbliga i comuni a raggiungere il 65% nella percentuale di differenziata. Anche la comunità europea ricorda che possono conferire in discarica solo i comuni che trattano la maggior parte dei rifiuti e il nostro comune rischia (secondo i dati del nostro assessorato all'ambiente) di non poter più conferire in discarica, con conseguenze facilmente immaginabili. Come si legge nell'articolo allegato, da maggio si può aumentare la qualità e la quantità dei rifiuti da riciclare con i piatti e bicchieri di plastica. Spesso i cittadini volenterosi che si vergognano della scarsa percentuale raggiunta nella differenziata, mi chiedono informazioni su cosa si può riciclare e come. Sarebbe necessario aumentare l'informazione e anche la ricerca per aumentare la tipologia dei rifiuti da differenziare. Per esempio sarebbe opportuno favorire aziende che riciclino nel nostro territorio il vetro e gli oli usati aumentando ancora la tipologia dei materiali e la percentuale dei rifiuti riciclabili. Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti. Pontinia 25 aprile 2012 Giorgio Libralato RIFIUTI http://www.repubblica.it/ambiente/2012/04/24/news/piatti_e_bicchieri_plastica_differenziata-33870960/ Piatti e bicchieri di plastica da maggio nella differenziata Grazie a un'intesa tra Conai e Anci oltre settemila comuni riducono ulteriormente la quantità di scarti che finscono in discarica. Legambiente: "Ma ora bisogna puntare al riciclo garantendo la qualità" di VALERIO GUALERZI ROMA- Differenziata, dal primo maggio si cambia. Della schiera di prodotti che si possono avviare al riciclo negli appositi raccoglitori per la plastica entrano a far parte anche piatti e bicchieri di usa e getta. La novità, frutto di un'intesa tra il Conai, il consorzio nazionale degli imballaggi, e l'Anci, l'associazione nazionale dei comuni d'Italia, riguarderà quasi 7.300 municipi. Si tratta però di una diposizione non vincolante, anche se le amministrazioni locali dovrebbero avere tutto l'interesse ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata. Le stoviglie monouso (sono escluse per il momento dal provvedimento le posate) rappresentano oggettive difficoltà di riciclo. Sono realizzate in polimeri poco pregiati dal punto di vista del riutilizzo e il rischio che finiscano nei bidoni ancora sporche di cibo (almeno una sciacquata è bene dargliela) è molto alto. Il motivo per cui sino ad oggi sono rimaste fuori dalla differenziata è però un altro ed è di carattere economico-normativo piuttosto che tecnico. I produttori di imballaggi non erano tenuti infatti a versare al Conai il corrispettivo eco-contributo per la raccolta. Mancanza che è stata ora colmata, con immaginabili ricadute positive sulla quantità di raccolta differenziata realizzata dai comuni, anche se ai fini delle statistiche formulate in peso si tratta in realtà di materiale molto leggero. L'aggiunta di piatti e bicchieri alla lista delle cose che possono finire nel cassonetto della plastica solleva però anche qualche nuovo problema. "In termini di quantità sono stati fatti importanti passi avanti, ma ora sta sorgendo una questione di qualità del materiale raccolto", avverte il direttore scientifico di Legambiente Stefano Ciafani. "Troppo spesso - aggiunge - la qualità non è adeguata, con il risultato che mediamente solo metà della plastica raccolta viene avviata al riciclo mentre un altro 50% è destinato al cosiddetto recupero energetico, ovvero viene bruciata per produrre elettricità o calore". A Milano, ad esempio, il grado di impurità nella raccolta della plastica si aggira attorno al 18%. "Più che puntare su un ulteriore aumento della differenziata - sottolinea ancora Ciafani - è giunto il momento di ottenere una maggiore percentuale di riciclo. Un aiuto potrebbe venire dall'obbligo per i produttori di imballaggi di specificare il materiale utilizzato nella confezione. Spesso in assenza di indicazioni precise anche gli addetti ai lavori hanno dubbi sulla riciclabilità di alcuni oggetti che finiscono nel bidone della plastica. Inoltre bisognerebbe scoraggiare l'utilizzo di polimeri diversi per singoli prodotti. Le bottiglie di plastica, ad esempio, sono realizzate con ben tre materiali diversi: uno per il fondo, più duro e resistente, uno per l'impugnatura, più morbido e flessibile, e un terzo per il tappo". (24 aprile 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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