domenica 31 gennaio 2010

Il dialogo e l’improvvisa esplosione di commenti

Premessa Nell’ultimo periodo c’è stato un incremento notevole di commenti sul mio blog. Quasi nessuno si firma, questo è già un sintomo della mancanza di coraggio di esprimere le idee, difenderle con coerenza e di esporsi. Posso pensare che molti siano veramente privati cittadini che non si vogliono dichiarare per timidezza o semplicemente persone che desiderano che vengano chiariti alcuni argomenti spesso raccontati in maniera parziale e interessata soprattutto da ignoranti del caso. Se ci fosse stata una corretta partecipazione alla vita sociale, preparazione amministrativa, politica e tecnica Pontinia (come tante altre realtà comunali e oltre) non si troverebbe in questa situazione, nonostante l’impegno e il valore riconosciuti di alcuni esponenti, soprattutto nessuno avrebbe dichiarato un dissesto rivelatosi inesistente, cercato di ridurre e peggiorare i servizi pubblici. Nessuno avrebbe accettato progetti inutili e devastanti, di cedere le reti dell’acqua ad una società tanto contestata. Avremmo avuto, invece, la produzione di energia naturale e rinnovabile in tutti gli edifici pubblici, avremmo convertito l’illuminazione pubblica con sistemi che avrebbero fatto risparmiare la comunità, la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbana casa per casa. Avremmo un centro culturale e sociale adeguato come la tradizione ormai dimenticata del nostro centro, solidarietà al posto della disgregazione sociale, accoglienza e rispetto per tutti i lavoratori che invece vengono sfruttati.
La situazione nazionale
A livello nazionale il degrado dei partiti evidenziato dall’affermazione 20 anni fa dei verdi e della lega, di movimenti e soprattutto dalle inchieste della magistratura che hanno solo alzato un coperchio che era noto a tutti, anziché costituire un punto di partenza verso la ricostruzione è stato l’inizio della fine.
Tra la discesa in campo, la trasformazione ulteriore dei partiti in centri di interesse, lotte interne ha allargato il distacco tra la politica e la gente con i suoi problemi, progetti, esigenze, aspettative.
L’attuale crisi è talmente estesa che non serve un esperto per notarle il coinvolgimento dalla politica, all’economia, dalla cultura all’informazione, dallo sport all’etica e alla morale, dal tentativo di sopraffazione di un sistema verso l’altro, dalla coalizione non tanto di partiti quanto degli interessi di parte. La situazione della scuola, della sanità, dei mezzi e servizi pubblici definirla insoddisfacente non rende l’idea e il grado di rabbia e sopportazione. Forse ha ragione Saviano quando parla di sistema che ha sostituito o integrato quello che una volta veniva definita malavita organizzata. Anche grazie ad alcuni squallidi personaggi famiglia, giustizia, lavoro, casa e vita hanno perso il loro valore che eravamo abituati a conoscere, con la perdita della vergogna esibendo qualsiasi squallore o povertà umana come fosse un valore, addirittura per governare. Qualcuno mi chiede e si chiede quale ne sia la causa, ammesso che questa sia individuabile oppure se sia stato l’insieme degli organi di informazioni e delle proposte commerciali, della presentazione di stile di vita rivelatosi falsi e insostenibili.
Situazione locale
Pontinia è stato spesso un caso politico e amministrativo a livello nazionale, partendo dalla famosa sentenza della porcilaia che ha cambiato normativa e prassi urbanistica, passando per il dissesto, senza trascurare le centrali elettriche. Affianco a questi casi da manuale ce ne sono, purtroppo, un’infinità dovute alle beghe tra avversari politici che si trascinano dagli anni 60, alcuni tramandati tra parenti e che hanno avuto un’escalation a partire dalla metà degli anni 80 anche con alcuni arresti rimasti famosi. In tanti pensiamo che questo modo di fare, per niente politico, spesso molto poco civile, non potrà mai rendere alla politica, al confronto pubblico quella forza in grado di dare un altro passo al nostro paese. L’attuale amministrazione è dovuta proprio dalla questione dissesto, ma anche ad alcuni progetti e tentativi che più che all’interesse e al bene comune hanno fatto pensare agli interessi di parte. Una parte dell’opposizione continua a proclamare ricorsi e denunce garantendo che la stagione giudiziaria non finirà presto. Molti hanno l’impressione che non riuscendo democraticamente ad arrivare ad amministrare si tenti la scorciatoia delle sentenze oppure al tanto peggio.
I commenti
Conoscendo il modo di pensare, le mie iniziative e proposte molti commentano dicendo che non sono “di destra” o “berlusconiani” ma poi fanno affermazioni che ripetono un pessimo e avvilente clichè. Altri dichiarano di non essere fascisti ma poi lo sono nei fatti della violenza lessicale e nella mancanza di dialogo e confronto che può avvenire (così mi hanno insegnato) solo alla pari. Alcuni affermano di essere iscritti al WWF e poi nei fatti essere favorevoli ad inceneritori, biomasse, turbogas. Chi di sinistra ma di essere contro all’equità fiscale. C’è chi è arrabbiato con me perché con le sentenze del TAR è stato annullato un debito che la passata amministrazione voleva attribuirsi di circa 10 milioni di euro, pari a circa 800 a persona, non dovuti. Ma, questa attuale società dell’informazione, oltre ad aver cambiato il senso a vita, famiglia, casa, lavoro hanno stravolto anche parole come dialogo, amore, odio. Uno tenta di sopraffare (in tanti modi) l’altro, se reagisci ai soprusi sei contro il dialogo, se accusi il malaffare, la prepotenza sei del partito dell’odio, se rispondi per le rime non vuoi il confronto. Se vieni offeso o accusato falsamente e rispondi a tono sei ancora contro il dialogo. Ovviamente il tutto continua ad avvenire nell’anonimato, magari da parte di persone che ti incontrano e che ti salutano, sicuramente che ti conoscono visto quanto dichiarano. Se ricordo e cito atti amministrativi, fatti e sentenze divento di parte oppure lo faccio in difesa di tizio o caio o del tale partito o coalizione. Dimenticando che dal 2005 non sono iscritto a partiti e che non ho mai avuto incarichi e nomine a livello amministrativo e soprattutto che la verità è fatta di fatti e di atti e non di invenzioni, sogni e fantasie addomesticati alla convenzienza. Basterebbe poi confrontare quanti incarichi professionali vengono assegnati e quanti ne ho ricevuti io. Ho commesso, come tutti, tanti errori, però un conto è che questo avvenga in buona fede e poi chiedendo scusa, un altro facendolo per interesse, calcolo negandone l’evidenza. Il massimo del fastidio poi avviene quando ricordo che per oltre 20 anni ho predicato in perfetta solitudine raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, energia naturale e rinnovabile, incremento dei servizi e trasporti pubblici, la sicurezza stradale, difesa dei diritti civili e sociali, una maggiore coesione e solidarietà, attenzione ai giovani, agli anziani, alle classi deboli. Questo perché in tanti, oggi, cavalcano ambientalismo e altri diritti senza averli difesi quando avrebbero dovuto e potuto farlo, addirittura nemmeno votando ai vari referendum. Lo stesso fastidio di quando non ho voluto far parte di associazioni che mi hanno attaccato in modo falso e spregevole perché volevano prendere il mio posto in quello che ritengono l’immaginario collettivo. Prendetevi meriti e medaglie, incarichi e nomine, compensi che avete meritato o meno. Non mi interessa. Mi sono sempre scelto le compagnie e non è il mio obiettivo diventare o apparire ma essere. Per parlare, esprimere la propria opinione, difendere i propri diritti non serve una tessera di partito, una nomina, un incarico, nemmeno un titolo di studio o un certo colore della pelle, provenire da o essere di, ma solo essere uomini o donne, quindi esistere. Chi ha tentato di educarmi ha sempre voluto che io esprimessi la mia opinione fin da quando ho l’uso della parola perché i diritti e la dignità non hanno età, esistono con te.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
hai proprio ragione, ma devi anche aggiungere che le spese poi di questi ricorsi, c'è chi le fa pagare ai cittadini.
La opposizione di ieri, sindaco Mochi, hanno presentato dei ricorsi contro deu consiglieri, e giustamente dopo che su questo blog, è stato scritto del risarcimento per il consigliere Belli, anche Emiliozzi ha presentato il conto e si è fatto rimborsare.
Tu hai fatto presente giustamente la questione ed hai dato la possiblità ad Emiliozzi, di fare come Belli, farsi ridare le spese.
Quella opposizione , poi che ha fatto, oggi al governo del paese, le spese le ha fatte pagare ai cittadini.
Di questo dovresti un pochino interessarti : E' giusto che queste spese le debbono pagare icittadini?
Che io sappia, le spese per le difese di Novelli, l'ha pagate lui, per il centro commerciale, sono state divese tra i ricorrenti, le spese per la tarsu, divise tra i ricorrenti, mentre il viaggio a Mestre, è stato pagato dai cittadini.
Hai perfettamente ragione, chi ricorre e paga, e una " certa opposizione" ricorre e pagano i cittadini.
CHI E? il piu' ONESTO?

Eco della Terra ha detto...

io metto sempre il nome, ci metto la faccia. chi resta anonimo evidentemente ha bisogno di comunicare in quel modo, dipende poi da come si esprime.

Anonimo ha detto...

le modalità di Giorgio d'esporre i temi e problemi sono praticamente a senso unico, come se il male ed il marcio fosse solo nel centrodestra, magari fosse così! perchè sapremmo chi votare, fatto sta che a livello nazionale da 15 anni siamo aggrovigliati intorno agli interessi personali di berlusconi ed a pontinia da altrettanti 15 siamo aggrovigliati intorno alle incapacità amministrative di tombolillo.

vota antonio

giorgio libralato ha detto...

Chi non vuole sentire, vedere e capire è libero di chiudersi nella sua limitatezza culturale come ha fatto il commentatore anonimo di cui sopra. Che non ha capito nulla del post. È solo la sua mente ristretta che gli fa pensare che io abbia affermato che la colpa sia solo della destra. poveretto

giorgio libralato ha detto...

Ringrazio invece “Eco della Terra” per questo ed i suoi interventi e il Signor Giuseppe Anitori. Entrambi ci mettono la faccia e danno il loro contributo. Ma sono in pochi. Poi si possono condividere o meno gli interventi.

Anonimo ha detto...

Il signor Libralato porta avanti le sue battaglie. Il dottor Emiliozzi le sue. Tombolillo anche porta avanti il centro commerciale. Credo si debba discutere in maniera civile e democratica. Capisco che è difficile ma bisogna provarci. Io personalmente apprezzo le battaglie di Emiliozzi e Libralato sul dissesto e centro commerciale. Non mollate. Marta

giorgio libralato ha detto...

Ringrazio la Signora Marta. Mi pare che con Emiliozzi E Tombolillo abbiamo spesso avuto idee e posizioni diverse. Però abbiamo sempre dialogato.

Anonimo ha detto...

lo sa Marta che è vero quel che dice? I signori Libralato ed Emiliozzi sono contro la turbogas, il centro commerciale, chissà se formarenno una lista insieme, potre votarli.

Anonimo ha detto...

Emiliozzi e Libralato sono dei grandi. Grazie a loro si stanno portando avanti determinate battagie come quella sul dissesto e sul centro commerciale. Non capisco chi li critica. Secondo me si tratta solo di invidia e ignoranza. Marta

giorgio libralato ha detto...

Ho sempre posto delle condizioni alla mia candidatura. Nel 1994 che non si ricandidasse chi aveva già svolto 2 mandati da consigliere. Nel 2006 che non si candidasse chi aveva votato il dissesto, acqualatina e il corridoio tirrenico. Soprattutto che nel programma fosse scritto chiaramente che doveva essere attuata la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, gestione pubblica dell’acqua, energia naturale e rinnovabile, oltre ad un insieme di messa in sicurezza delle strade, trasporto pubblico, difesa dei giovani, anziani, delle famiglie, dei posti di lavoro, equità fiscale, politica per la casa…..

Anonimo ha detto...

Apprezzo vivamente ciò che ho letto nelle parole del sign Libralato,il quale non prende posizioni politiche e si esprime con l'umiltà dei saggi,e lo ringrazio per avermi dato un'iniezione di fiducia che nel territorio esistano ancora persone così visto che da quando abito qui mi devo confrontare con ignoranza,luoghi comuni e clientelismi.

giorgio libralato ha detto...

grazie