Oggetto: fabbricati ex rurali e da accatastare nuove entrate per il comune
Com’è noto il comune di Pontinia grazie all’ex sindaco Mochi fiero rappresentante degli inceneritori che propone a piè sospinto, ha dichiarato il dissesto più contrastato della storia amministrativa italiana diventando l’unico caso nazionale.
Il Consiglio di Stato dopo il rinvio di ieri per assenza del relatore per malattia, sicuramente, fisserà al più presto una nuova udienza per emettere la sentenza sulla richiesta di revocazione.
Durante il periodo del dissesto (26/04/05) e della giunta Mochi, l’assessore alle finanze dell’epoca, Romeo Emiliozzi, aveva convocato la commissione bilancio per far approvare gli aumenti che ancora gravano sui cittadini sulla Tarsu, come sull’Ici e sui vari servizi (vedere http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=14252).
Tra le possibili entrate segnalate vi era il nuovo condono e il conseguente recupero delle somme a titolo Ici e Tarsu dal 2003 a oggi, ma anche l’Ici sulle aree fabbricabili che in pochi allora pagavano e che pare non venisse accertato dall’ente.
Dopo le varie disposizioni in materia catastale e fiscale dello scorso anno si dovrebbe completare la situazione dell’accatastamento dei fabbricati che hanno perso il requisito di ruralità (a favore dei coltivatori diretti) e dei fabbricati mai dichiarati in catasto.
Tutte possibili nuove forme di introito che oggi consentirebbero servizi migliori ai cittadini, dopo il superamento del dissesto una forte ulteriore riduzione della pressione fiscale soprattutto a favore delle fasce deboli e delle famiglie.
Quindi penso che questa amministrazione comunale, prima di far abbassare la Tarsu alle attività produttive e commerciali si impegnerà in favore delle famiglie (visto che se diminuisce una aumenta, per legge, l’altra).
Poi con la partenza della raccolta differenziata spinta si potrà fare l’uno e l’altro.
Pontinia 26 febbraio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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