giovedì 10 aprile 2025

il fatto quotidiano in edicola. Dazi, contromisure alla strategia di Trump: la Cina annuncia tariffe all'84%, l'Ue al 25%. Medio Oriente, incognita Iran: giura di non volere la bomba atomica ma rifornisce di missili le milizie in Iraq

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-9-aprile-2025/

La giornata in cinque minuti

DAZI, TRUMP SCATENATO MA LA CINA ANNUNCIA TARIFFE FINO ALL’84% SUI PRODOTTI AMERICANI E L’UE CONFERMA LE CONTROMISURE AL 25%. MELONI IL 17 APRILE SARÀ A WASHINGTON. Il presidente americano Trump è convinto di poter dettare la sua legge, tanto da dichiarare pubblicamente: “Tutti mi vogliono baciare il c*** e chiamano per fare accordi”. Ma la situazione è più complicata di così. La Cina risponde ai dazi del tycoon portando le sue tariffe sui beni Made in Usa dal 34% all’84%, invitando Washington a “correggere immediatamente le proprie pratiche sbagliate”. Il segretario al Tesoro, Scott Bessent, in un’intervista a Fox invece replica: “Penso sia un peccato che i cinesi non vogliano venire a negoziare perché sono i peggiori trasgressori del sistema commerciale internazionale. Questa escalation è una sconfitta per loro”. La frase di Trump non è passata inosservata: “Meglio tralasciare” ha detto la vicepremier spagnola con Delega al Tesoro, María Jesús Montero, augurandosi anche che “sia possibile arrivare a un accordo”. E a proposito di accordi, si avvicina la data del 17 aprile, quando la premier Giorgia Meloni si recherà alla Casa Bianca, dopo aver provato, in Italia, a tranquillizzare le categorie produttive. Come annunciato, oggi è arrivato il via libera dell’Unione europea alla lista dei contro-dazi che Bruxelles metterà in campo per rispondere agli Usa. Le tariffe, che per la gran parte dei prodotti saranno del 25%, si applicheranno in tre tranche: 15 aprile, 16 maggio, e la terza dal primo dicembre. Queste contromisure “possono essere sospese in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino una soluzione negoziata equa ed equilibrata”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sulla guerra dei dazi, con l’andamento delle borse e il parere di diversi esperti.


TERZO MANDATO, LA CONSULTA DECIDE LE SORTI DI VINCENZO DE LUCA (E NON SOLO). I giudici della Corte costituzionale sono entrati in Camera di consiglio intorno all’ora di pranzo e la sentenza è attesa a momenti. Lo scorso novembre, la Campania aveva approvato una legge regionale per consentire il terzo mandato al governatore in carica, quel Vincenzo De Luca poco disposto a mollare la poltrona. Una norma in contrasto con quella nazionale, che pone i limiti dei due mandati, e che per questo era stata impugnata dal governo. “Il principio di democraticità richiede anche la tutela del fisiologico ricambio” della leadership politica al governo delle Regioni e “il limite del terzo mandato pone un freno al prolungarsi dell’esercizio di potere da parte della stessa persona”, ha sottolineato l’Avvocato dello Stato, Eugenio De Bonis. Oggi, però, a brindare è un altro governatore: il Consiglio Provinciale di Trento ha approvato, con una maggioranza assoluta, una legge che consente al presidente della Provincia autonoma di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Grazie ai voti di due esponenti di Fratelli d’Italia, Carlo Daldoss e Christian Girardi, porte spalancate alla ricandidatura di Maurizio Fugatti. I due hanno poi annunciato di voler lasciare il partito. Sul giornale di domani analizzeremo la decisione della Corte costituzionale e le ripercussioni che la sentenza avrà sulla politica nazionale.


MEDIO ORIENTE, L’IRAN PROVA A CONVINCERE GLI USA: “NON VOGLIAMO LA BOMBA ATOMICA”. GAZA, ISRAELE IMBASTISCE UNA ZONA CUSCINETTO A RAFAH. Alla vigilia dei colloqui sul nucleare tra Stati Uniti e Iran, fissati in Oman il 12 aprile, il presidente Masoud Pezeshkian assicura che la sua nazione “non è alla ricerca di una bomba nucleare” e prospetta persino la possibilità di investimenti diretti americani nella Repubblica Islamica, se i due Paesi riusciranno a raggiungere un accordo. Tuttavia, dal regime degli ayatollah arrivano segnali contrastanti. La Commissione per la Sicurezza Nazionale e la Politica Estera del Parlamento iraniano ha ribadito che “l”Iran ha il diritto di sviluppare un’industria nucleare pacifica e qualsiasi aggressione o minaccia da parte dei nemici contro l’industria riceverà una risposta seria, decisa e devastante”. Inoltre, secondo il Times, il regime ha fornito missili a lungo raggio alle milizie sciite filo-Teheran in Iraq per rafforzare la propria presenza militare. Una strategia che certamente non fa sentire tranquillo Israele, già alle prese con la guerra nella Striscia di Gaza. Il media Haaretz scrive che l’esercito si sta preparando a incorporare la città di Rafah nella zona cuscinetto che sta creando lungo il confine con l’Egitto. Il giornale ebraico ricorda che “l’area tra l’asse Filadelfia e il Morag, ospitava circa 200.000 palestinesi prima della guerra. Nelle ultime settimane è rimasta quasi completamente deserta”. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sulle tensioni in Medio Oriente e sui colloqui Usa-Iran sul nucleare.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Roma, la Cassazione ha respinto il decreto Salvini: no a ‘padre’ e ‘madre’ sulla carta di identità del figlio di due donne. La Suprema Corte, con sentenza depositata l’8 aprile, si è espressa contro la decisione della Corte d’Appello di Roma di disapplicare il decreto ministeriale del 31 gennaio 2019, con il quale era stato eliminato il termine “genitori” sulla carta di identità dei figli per tornare alla dicitura “padre” e “madre”. Il minore figlio di due donne, secondo la Cassazione, ha “il diritto di ottenere una carta d’identità rappresentativa della sua peculiare situazione familiare“, quindi con la dicitura “genitori” invece di quelle “padre” e “madre” imposte nel 2019 da un decreto dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Palermo, operazione antimafia: 11 arresti, dai boss la processione di cittadini per risolvere questioni in sospeso. Associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione illegali di armi. Sono queste le accuse mosse dalla Dda di Palermo a undici persone, tra boss ed esattori del pizzo del mandamento mafioso della Noce e delle “famiglie” di Cruillas-Malaspina e Altarello. L’indagine ha confermato che i cittadini si rivolgevano ai rappresentanti dei clan per risolvere svariati problemi: dalla concorrenza sleale ai dissidi privati.

Germania, accordo tra Cdu, Csu e Spd per il nuovo governo. Merz sarà cancelliere, annunciata stretta su immigrazione irregolare. Il futuro governo tedesco metterà “fine all’immigrazione irregolare”, con rigidi controlli alle frontiere e una spinta ai rimpatri verso chi si trova in Germania illegalmente. Lo ha dichiarato il cancelliere designato, Friedrich Merz, illustrando i dettagli dell’accordo di governo stretto tra i conservatori della Cdu/Csu ed i socialdemocratici della Spd. Quest’ultimi hanno voluto precisare che “il diritto fondamentale all’asilo resta inviolabile”.

Nessun commento: