tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/29/il-pensiero-unico-dello-sci-poggia-su-due-argomentazioni-ecco-le-mie-controproposte/6919602/
AMBIENTE & VELENI- 29 DICEMBRE 2022
Il pensiero unico dello sci poggia su due argomentazioni. Ecco le mie controproposte
Il pensiero unico dello sci poggia sua due argomentazioni principali, alle quali qui vorrei suggerire dei contro-argomenti.
La prima argomentazione è riassunta bene in queste righe, simili a molte altre che sentiamo ripetere: gli alberghi, i ristoranti, i bar, i negozi, supermercati, ecc, ecc cosa dovrebbero fare se chiudono “tutti” gli impianti a fune e scompare lo sci da pista? Vivere con quello che arriverebbe dal turismo alternativo?
In realtà, nel panorama delle posizioni attente all’ambiente e al tessuto sociale delle montagne, nessuno parla di chiudere “tutti” gli impianti: in discussione sono solo le stazioni che da anni vivono di sussidi pubblici. Il Piemonte investe 800mila euro in nuovi cannoni da neve per Rucas e Pontechianale, quando – giusto per dare le proporzioni – l’investimento pubblico per la manutenzione dei sentieri di tutta Italia (35mila km) è stato nel 2022 di 600mila euro (coadiuvato dalle migliaia di volontari del Cai).
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