venerdì 1 luglio 2022

Il Fatto di domani. 5S, l'ultimo “vaffa” di Grillo è per i suoi. Cosa resta dell'asse giallorosa. Gas e inflazione: l'incendio dei prezzi si espande

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-1-luglio-2022/?utm_campaign=Echobox2021&utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_source=Twitter#Echobox=1656694563-5

M5S, L’ULTIMO “VAFFA” DI GRILLO È PER I SUOI. L’eco delle tensioni tra Conte e Draghi degli ultimi giorni non si è ancora spento quando sul blog di Beppe Grillo è comparso un post intitolato alla “fenomenologia del tradimento e del traditore”. Il testo è criptico, parla dell’inferno di Dante e non fa nomi, ma ci si può leggere una critica della scissione di Luigi Di Maio. “Questo nostro è forse il tempo in cui tradire non lascia traccia nell’animo del traditore, che con ogni probabilità non si sente neanche tale”, recita il post. Sul Fatto di domani leggerete cosa intende dire il fondatore del Movimento e che mosse ha in mente. L’atteso faccia a faccia tra Mario Draghi e Giuseppe Conte è stato fissato per lunedì, nel pomeriggio a Palazzo Chigi. E alla domanda sulla fiducia nei confronti del premier, Conte rimane evasivo: “Ne parliamo lunedì”. Nella conferenza stampa di ieri sera, Draghi ha negato di aver mai chiesto la rimozione di Conte a Grillo, ma come abbiamo raccontato sul Fatto di oggi il leader 5S è tutt’altro che sereno: “il rischio di crisi c’è”, nonostante Draghi abbia provato a seppellire l’incidente. La ministra grillina delle Politiche giovanili, Fabiana Dadone, ha ribadito che l’appoggio esterno “non è percorribile”. La prossima sarà una settimana molto calda in Parlamento: si voterà il decreto Aiuti, che contiene il progetto di inceneritore a Roma, il disegno di legge di riforma della concorrenza, ma anche lo ius scholae (di cui il Pd ha rimandato l’esame in aula per evitare la ferma opposizione della Lega). E si porrà anche la questione del quarto invio di armi all’Ucraina, per dare seguito agli impegni presi al summit Nato di Madrid.

PD-5S, L’ASSE GIALLOROSA REGGE ANCORA? DEM E CENTRODESTRA VOTANO UNA STRETTA AL RDC. Dentro questo quadro si pone anche la questione dell’alleanza Pd-5S, campo progressista o “campo largo” che dir si voglia. Il segretario dem Enrico Letta si è tenuto a distanza dalla tensione tra Conte e Draghi, anche se non ha mancato di rincarare la dose quando si è trattato dell’ipotesi dell’uscita dei 5S e dell’appoggio esterno, minacciando di chiudere il rapporto con Conte in quella eventualità. Oggi i due leader si sono visti a una convention organizzata dal segretario della Cgil Maurizio Landini, dove il “campo” era larghissimo e c’erano da Calenda a Rosato a Elly Schlein e Maurizio Acerbo. Oltre chiaramente a Conte e Letta. Sui temi della giustizia sociale e i rischi rappresentati dalla crisi economica ed energetica c’è una sintonia a parole, che però si perde nei fatti. Sul reddito di cittadinanza, per esempio, ieri notte il Pd ha votato con il centrodestra su un emendamento al Decreto Aiuti che limita ulteriormente il beneficio. Il testo prevede che anche il rifiuto di un’offerta a chiamata diretta da parte di un datore di lavoro privato potrà costare la perdita del reddito (finora si consideravano solo le proposte venute da un Centro per l’impiego). Il M5S ha votato contro.

UCRAINA: GLI ANALISTI SMENTISCONO ZELENSKY. GRANO, ERDOGAN SI RIFÀ AVANTI. L’isola dei Serpenti mantiene la sua carica simbolica nella guerra russo-ucraina. Il ritiro delle truppe di Mosca dall’isolotto al largo di Odessa, ieri, è stato festeggiato da Kiev doppiamente. Come dimostrazione che i nuovi armamenti pesanti (nello specifico, i lanciamissili a medio raggio) forniti dall’Occidente sono efficaci nel ribaltare le sorti della battaglia, innanzitutto. E poi dal presidente Zelensky come modo per ribadire la retorica della “liberazione”: “Passo dopo passo, li spingeremo fuori dal nostro mare, fuori dalla nostra terra, fuori dai nostri cieli”. Sul Fatto di domani vedremo però che gli analisti dell’Institute for the Study of War non sono d’accordo e sottolineano che la riconquista non ha spezzato il blocco navale russo. Proprio nella zona di Odessa un pesante attacco missilistico ha causato almeno 21 morti e 38 feriti. Il controllo marittimo è fondamentale per definire la sorte del grano fermo nei porti ucraini. Parlando al Parlamento austriaco, su questo tema Zelensky ha drammatizzato: se il mar Nero non viene sbloccato, dice, la crisi alimentare diventerà “uno tsunami migratorio che raggiungerà anche voi”. Da Ankara, invece, Erdogan promette un nuovo giro di colloqui con Putin e Zelensky per cercare un accordo. Intanto, la presidente della Commissione Ue von der Leyen ha annunciato una prima tranche di aiuti finanziari al Paese da 1 miliardo di euro.

GAS, LA FIAMMATA DEI PREZZI INCENDIA L’INFLAZIONE. Sull’altro fronte di guerra, quello economico, fa impensierire un annuncio di Gazprom, che sostiene che chiuderà il gasdotto Nord Stream dall’11 al 21 luglio per “manutenzione” (ufficialmente) pianificata da tempo. Il colosso energetico di Mosca ha confermato di aver ridotto l’export verso ovest del 31% nei primi sei mesi del 2022, e la produzione dell’8,6%. La situazione dei prezzi in Europa è sempre più esplosiva. Sul Fatto di domani racconteremo una storia esemplare della gravita della situazione. Il gruppo energetico tedesco Uniper rischia il default e ha chiesto un salvataggio al governo di Berlino: è il maggiore cliente estero di Gazprom e dal 14 giugno riceve solo il 40% delle quantità di gas assicurate per contratto da Mosca. Von der Leyen, da Praga dove si è celebrato il passaggio di consegne della Presidenza dell’Unione dalla Francia alla Repubblica Ceca, ha annunciato che il piano d’emergenza europeo per le forniture energetiche arriverà prima del previsto, “per metà luglio”. E ha alluso alla “solidarietà” tra Stati membri, sul modello Recovery plan post-Covid. Nel frattempo esplode l’inflazione. In Italia, l’Istat rileva un aumento dell’8%, livello che non si registrava dal 1986 (a maggio l’aumento è stato del 6,8%). L’istituto di statistica conferma che la fiammata parte dai beni energetici, e in particolare dai carburanti (rincarati di quasi il 40%) e si propaga agli alimentari. Per ora l’argine messo dal governo ai rincari delle bollette tiene, ma il presidente dell’Agenzia per l’energia ha ammonito l’esecutivo di cominciare a lavorare da subito per prevenire l’aumento delle tariffe in autunno.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Siccità, lunedì il commissario. “Nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri prenderà decisioni importanti e coraggiose” afferma la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, alludendo a un razionamento dell’acqua. Il presidente della Regione Lombardia Fontana sostiene che l’agricoltura può reggere solo fino al 10 luglio. Lunedì il governo dovrebbe dare il via libera ai piani di emergenza regionali e nominare un commissario straordinario per la crisi.

Covid, è vera ondata. Aumentano ricoveri e intensive, come da copione. La cartina dell’Ecdc è ormai quasi tutta rosso scuro. Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono ancora otre 86 mila e i morti 72, mentre il tasso di positività è al 27,3%. Speranza è intervenuto per raccomandare l’uso delle mascherine e annunciare vaccini “aggiornati” in autunno.

Suonavo con Ciampi. Intervista a tutto campo a Lucia Rango, che oltre a duettare con il cantautore livornese racconta la tragica fine di Tenco a Sanremo.

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