dalla newsletter de ilfattoquotidiano
Prosegue l’appuntamento con la newsletter Il Fatto Economico. Questa settimana, oltre agli articoli del nostro inserto, un approfondimento del Financial Times su come l’emergenza Covid non sia finita, specie per quanto riguarda il debito. E i Paesi più esposti sono quelli poveri. Leonardo Bison ci racconta il caso delle sponsorizzazioni dei monumenti a Firenze che ora il sindaco Nardella dice di voler vietare. Una pratica gestita dall’associazione di un vecchio amico di Renzi (qui il podcast di Tomaso Montanari sul tema, disponibile nella sezione FqExtra). Dal mondo cripto Nicola Borzi racconta i rischi dietro il commercio di opere d’arte digitalizzate, i famosi Nft il cui mercato in un anno è passato da poco più di 100 milioni a oltre 4 miliardi di dollari (qui la puntata del podcast di Loretta Napoleoni “Presente futuro” riguardante il mondo della Blockchain). Buona lettura FT: il Covid può ancora scatenare una crisi del debito, a partire dai Paesi poveridi Martin Wolf Nel 2020 l’attività economica si è contratta nel 90% dei Paesi del mondo. È più di quanto sia mai successo durante le due guerre mondiali, la Grande Depressione o la crisi finanziaria globale del 2011. Una pandemia, ormai lo sappiamo bene, è un disastro generale con uno strascico di malattie e sconvolgimenti sociali ed economici. Ma una delle eredità più durature del Covid potrebbe essere una nuova ondata di scossoni finanziari, soprattutto nei Paesi emergenti e in via di sviluppo. Per le nazioni più vulnerabili, infatti, si profila all’orizzonte il rischio di mandare in fumo nel giro di pochi mesi gli ultimi dieci anni di crescita (si vedano i grafici di seguito per avere un’illustrazione chiara). Se vogliamo evitare che il rischio si avveri sarà necessario intervenire in modo molto deciso. |
Il casoL’amico di Renzi e le sponsorizzazioni dei musei fiorentiniL’associazione MUS.E (Musei Eventi), che gestisce buona parte dei servizi dei museali cittadini, è presieduta da Matteo Spanò, amico intimo di Matteo dai tempi degli scout. Polemiche per la proiezione di immagini degli sponsor sui monumenti della città. Ora il sindaco Nardella vuole il divieto di Leonardo Bison |
Bitcoin e dintorniPrezzi gonfiati, furti, truffe e riciclaggio: tutti i rischi degli NftIl mercato dei token di arte scambiati sulla blockchain nel 2021 è esploso passando in 12 mesi da transazioni per 106 milioni a 44,2 miliardi di dollari, ma ora deve affrontare molti problemi irrisolti: dal riciclaggio alla truffa del wash trade, dal phishing ai plagi di Nicola Borzi |
Energia pulitaÈ corsa alla fusione nucleare, ma non servirà alla transizioneE ora? A che punto siamo e cosa aspettarsi: stato dell’arte su una tecnologia che cambierà il mondo (non le politiche verdi) di Marco Palombi |
La battagliaNucleare, i nuovi (mini) reattori non aiuteranno l’Ue: incertezze e costi altiTanti progetti, ma l’atomo arretra di Stefano Barazzetta |
Il nemicoRinnovabili e “green”, il muro digitale di chi dovrebbe garantirliQuasi impossibile accedere al sito del gestore dei servizi energetici che gestisce 15 miliardi di incentivi statali. Dismesso il contact center che funzionava di Gaia Giuliani |
Usi e consumiCaro-energia. Nessun effetto sulle bollette col piano del governoSi intravede la luce in fondo al tunnel con un calo del prezzo del gas. Questo si aspetta per la prossima primavera una delle voci più autorevoli del settore, il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli. Complici le temperature più alte e lo spegnimento dei riscaldamenti – ha spiegato l’esperto – la situazione dovrebbe migliorare […] di Patrizia De Rubertis |
Alla CameraI partiti adesso litigano sul fisco, ma la riforma è già lettera mortaLa quota salari cala, ma il Parlamento ha spinto il governo a risparmiare i redditi da capitale dalla progressività. E la destra vuole completare l’opera con flat tax Iva e catasto di Mikhail Maslennikov* |
Affari di Stato: Saipem, Tim, Open Fiber, Fsi etc. le scorie di una stagione di disastri sempre elogiatiIl disastro di Saipem ha almeno un pregio: illumina una stagione euforica di intervento pubblico senza alcun criterio industriale se non la fortuna dei manager che l’hanno applicato per catturare la benevolenza dei loro sponsor politici. Il tutto osannato dalla grande stampa, che ce li ha presentati come grandi strateghi alle prese con operazioni sempre […] di Carlo Di Foggia |
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