lunedì 27 luglio 2020

siti provinciali dei rifiuti, quale sorpresa uscirà dal cilindro viste le preoccupazioni di 5 sindaci?

nell'intervento a dicembre in commissione del territorio (argomento rifiuti) in via Costa avevo detto al Presidente Vulcano e agli altri Amministratori presenti, citando il documento della Commissione contro le ecomafie, di scegliere se la nostra provincia dovesse entrare o meno nella storia della nuova Commissione contro le ecomafie che ha contraddistinto in negativo quasi 50 anni di storie pontine. Anche la relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia  https://www.latina24ore.it/latina/156957/relazione-dia-latina-disilvio-mafia-2020/?fbclid=IwAR0TNbDvUrwxR6IMe6F1tezMo04_RJXOPxiZfpPql_ouEkrY0mIcmLgH-v4 fa riferimento in negativo alla questione rifiuti nella nostra provincia.
Oggi alle 12 sono scadute le possibilità di fare emendamenti e proposte alternative al piano regionale dei rifiuti che da domani verrà discusso in consiglio regionale alla Pisana per essere quasi sicuramente approvato (con scarse o nulle variazioni) con una maggioranza che sarà, sull'argomento, probabilmente trasversale.
Insomma i territori sono stati sentiti, qualcuno si è sfogato, qualche altro ha presentato proposte ma il risultato sembra un atto con scarsa programmazione territoriale e innovazione a tutela delle situazioni putroppo note.
Nulla di nuovo o di imprevedibile.

Fa invece abbastanza sensazione la protesta forte, motivata, condivisibile di alcuni primi cittadini e consiglieri provinciali.
Quindi non si parla di ambientalisti o di cittadini o di comitati ma di ben 5 primi cittadini e due consiglieri provinciali che concludono:
"Chi guida l’Amministrazione Provinciale dovrebbe lavorare ad individuare una soluzione condivisa, anziché costruire le condizioni perché a decidere siano gli eventi o le emergenze.
Nel chiedere massima trasparenza per gestire una fase non certo facile, ribadiamo la nostra proposta già sostenuta nelle varie sedi istituzionali: un sito collocato in contesto industriale, idoneo sotto ogni profilo tecnico/ambientale, preferendo, ove possibile, quelli già nella disponibilità pubblica. Al fine di procedere ad una concreta determinazione dell’area chiediamo di procedere dapprima convocando la Conferenza dei Sindaci e subito dopo sottoponendo al Consiglio Provinciale l’approvazione di un atto deliberativo. Vista la ristrettezza dei tempi dovremmo verificare con gli uffici regionali se è possibile procedere, per questa fase, indicando una rosa di tre siti prima dell’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti, per poi giungere alla definitiva indicazione dopo aver completato le valutazioni tecniche e politiche all’interno dei Comuni dell’ATO.
Con questa proposta abbiamo l’intento di sgombrare il campo sull’esistenza di presunti accordi sulle nostre teste che avrebbero già deciso in maniera silente il futuro di un territorio contro l’interesse delle comunità locali, imponendolo con provvedimenti emergenziali artatamente determinati.
I sindaci e I consiglieri Provinciali del Gruppo Civiche Pontine Damiano Coletta Giada Gervasi Domenico Guidi Antonio Terra Paola Villa Ernesto Coletta Rita Palombi"

I cittadini si chiedono quindi se nemmeno tra i Sindaci (o conferenza dei sindaci o ATO 4) si condivide il percorso, prima di arrivare ad una indicazione o decisione, se addirittura 5 primi cittadini temono "presunti accordi" "contro l'interesse delle comunità locali" di cosa i di chi devono avere paura i cittadini?
E se nemmeno (alcuni) primi cittadini coinvolgono nelle scelte le comunità e i colleghi sindaci, e temono che non vengono rispettate le emergenze, e per i 5 sindaci "pare emergere in maniera non troppo velata un destino determinato a tavolino che non possiamo subire supinamente." diventa forse preoccupante questo dibattito in consiglio regionale?
Dove sono finiti gli impegni dei consiglieri regionali espressi dalla nostra provincia, ovviamente fatta eccezione per la Consigliera Gaia Pernarella che ha espresso, guarda caso, gli stessi timori dei 5 sindaci, da anni?

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