I presidenti leghisti di Lombardia e Veneto puntano sulla consultazione. Il loro collega dell’Emilia Romagna li informa: “La riforma del Titolo V della Carta ci consente di trattare subito col governo”. Ma senza spot elettorale
FRANCESCO RUTELLI “Renzi, meno treni e più piedi. Torno? Mai dire mai...”
IL PARTITO DELL’IMPUNITÀ La maggioranza rilancia la sanatoria Falanga Torna la legge salva-abusi edilizi Confindustria difende i corrotti Dimenticati i crolli di Ischia, le norme anti-demolizioni arrivano alla Camera. Codice antimafia, gli industriali: “Stravolto lo Stato di diritto”. Cemento sporco, i vertici Cementir sapevano
MASSIMO D’ALEMA “Per dividermi da Pisapia in campo editori e lobby Pd”
La madre di Rege n i :“A Bruxelles per il docufilm su nostro figlio, su 130 presenti solo 5 o 6 europarlamentari: una vergogna”.“Verità per Giulio” solo a chiacchiere
“ATTACCHI ACUSTICI” Usa: stop viaggi a Cuba, ritirati i diplomatici
CONCORSI TRUCCATI “Devi ringraziare” L’allieva genuflessa davanti al barone
I BLABLABLA SULLO IUS SOLI E LE “RISP OSTE” DEI VIOLENTI » ANTONIO PADELLARO P ensiamo davvero che lo sdegno che nutriamo per i fascisti che impediscono l’ingresso nelle case popolari delle famiglie di immigrati aventi diritto sia largamente condiviso?
STAMPA E REGIME Roma batte Milano Due falsi e due misure: Sala zero tituli, Raggi mille
GUGGENHEIMNew York, il museo alla fine toglie le 3 opere “incriminate” ANIMALISTI CONTRO L’ARTE DA CANI » SILVIA D’ONGHIA F ino a che punto può spingersi l’arte? Esiste un limite alla libertà di espressione artistica? È meglio che un’opera contemporanea desti clamore e polemiche, che scandalizzi e faccia pensare o sono preferibili pitture, sculture e installazioni che riconciliano col mondo? Queste domande sono eterne e le risposte non esistono in via assoluta. L’arte è arte e farà sempre parlare di sé, nel bene e nel male. Così, nell’era della post nudità, quando – è accaduto anche in Italia – si è ricominciato a coprire capezzoli e a censurare i nudi sui social network, si è già aperta una nuova frontiera: artisti contro animalisti. In questo caso, la partita è stata vinta dalla squadra fuori casa. Il Guggenheim di New York ha dovuto cedere alle pressioni degli attivisti per i diritti degli animali e ha ritirato tre opere dall’esposizione che parte il prossimo 6 ottobre.
tratto da www.ilfattoquotidiano.it
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