domenica 5 febbraio 2017

Eni, Zingales fu fatto fuori perché troppo severo sugli scandali I VERBALI Il duro scontro tra l’economista e l’ad Descalzi



La realtà ci viene spesso mostrata "modificata" a seconda di chi ha interesse a diffonderla. Il caso Eni, così come i casi Raggi e Lotti messi a confronto, ci rappresentano l'uso dell'informazione a senso unico di chi ha chiari interessi economici, politici a favore di alcuni partiti o forze politiche. Così come della casta politica spesso insieme e con gli stessi interessi di quella economica e religiosa.
MINCULPOP Come la grande stampa tratta le indagini su Pd e M5S Lotti “assediato”, la Raggi “colpevole”: i due pesi e due misure dei giornaloni 
Romania : dopo le proteste di centinaia di migliaia di persone, il governo ritira la legge salvacorrotti . Ora potremmo riciclarla in Italia, di seconda mano
LA CASTA 10 ANNI DOPO La manna dei finanziamenti ai gruppi parlamentari “Basta fondi pubblici ai partiti” Ma incassano 50 milioni l’anno Con quest’anno si dovrebbe chiudere definitivamente il trasferimento di soldi dallo Stato alle segreterie delle organizzazioni politiche. Restano però i rimborsi per quelle presenti a Palazzo Madama e a Montecitorio. E non si spendono solo per far funzionare i lavori in aula
M5S, GLI ELETTORI NON PERDONANO CHI PARE “SFIGATO”
USA Il “Muslim ban” è fuorilegge: frontiere per ora riaperte Il giudice respinge Trump: via libera a 100mila migranti
I NOSTRI POLITICI NEL DESERTO DEI PROGRAMMI
LA VENDETTA DI VASTO Tutti si immedesimano in Fabio, nessuno in Italo CHI UCCIDE IN AUTO È L’ALTRA VITTIMA » SELVAGGIA LUCARELLI I eri una radio nazionale ha proposto un sondaggio agli ascoltatori: “L’omicida di Vasto ha fatto bene?”. Così, come se si stesse domandando una cosa qualsiasi, che so “Risvoltino sì o rinvoltino no?”. E in fondo, la storia di questo omicidio, è una storia di tifo, squadre, fazioni, forconi e folla ai piedi del patibolo. È una storia di dolore a cui non s’è concessa tregua. Di rabbia a cui non è stato regalato il tempo di sedimentare. Mai, neppure dopo la morte di Italo, il 21enne che aveva investito Roberta, si è smesso di urlare da un parte o dall’altra della curva. Da un lato le pagine Facebook “S osteniamo Fabio”, dall’altro quelle “Italo, uno di meno”. Da un parte la Vasto delle fiaccolate, dei manifesti, degli “ Italo assassino” sui social, dall’altra la Vasto che non approvava questo clima da Medioevo in cui il rancore di Fabio ha trovato linfa
tratto da www.ilfattoquotidiano.it
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