lunedì 28 dicembre 2015

Non è solo smog, eliminiamo completamente il traffico privato?

Metto un po' di numeri in fila.
24 mesi di riduzione dell’aspettativa di vita nelle aree urbane più inquinate a causa dello smog prodotto dal traffico. 8220 decessi prematuri l’anno, solo nelle 13 principali città italiane, attribuibili a concentrazioni di PM10 superiori ai 20 μg/m3. Circa 60.000 vittime l'anno in tutto il Paese per esposizione a concentrazioni elevate di PM2,5.
Visto che l'emergenza smog è figlia soprattutto del traffico automobilistico, queste cifre dovrebbero - da sole - imporre ai decisori pubblici la necessità di realizzare un nuovo modello di mobilità nelle aree urbane.
Per giunta queste cifre sono solo uno degli aspetti di un'emergenza più generale che ha la medesima origine: l'uso e l'abuso dell'auto per muoversi.
In Italia, nel 2014, le vittime della strada sono state 3.381 e i feriti (molti dei quali con danni permanenti) 251.147. E il 76% degli incidenti stradali si verifica proprio in città.
15 kmh è la velocità media degli spostamenti in auto nelle aree urbane; nelle ore di punta, nelle grandi aree urbane, si scende a 7kmh.
2 miliardi di euro l'anno: tanto costa solo alla Capitale il tempo perso a causa dell'ingorgo permanente. 1.005,91 euro per ogni automobilista;722,75 euro per ogni utente del trasporto pubblico. Nelle altre cinque città più grandi del Paese, il tempo perso a causa della congestione da traffico supera i 5 miliardi di euro.
Quasi 4 bambini su 10 (37,3%) tra i 6 e i 9 anni sono in sovrappeso o obesi a causa della cattiva alimentazione e della quasi totale assenza di attività fisica. Circa il 90% dei bambini va a scuola in auto anche se l’istituto dista solo pochi minuti a piedi da casa.
Il 35% della popolazione è esposto a una rumorosità da traffico stradale superiore ai livelli di tolleranza per la salute umana.
E poi c'è il consumo di suolo, la produzione di gas serra, la spersonalizzazione delle periferie attraversate da tangenziali e arterie di scorrimento, strade e piazze trasformate in luoghi di scontro tra veicoli quando dovrebbero essere luoghi di incontro tra persone...
Insomma: l'emergenza smog è legata a filo doppio a tante altre emergenze urbane. E per affrontarle e risolverle tutte insieme la strada è una sola:puntare a eliminare le automobili, non per un giorno o due ma per sempre, far diventare la macchina l'ultima delle opzioni possibili per lo spostamento urbano, dopo i piedi, le bici, i bus, i tram, lo sharing. http://fiorillo.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/28/non-e-solo-smog/?ref=HEF_RULLO

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