sabato 25 luglio 2015
Ilva (Taranto) e Vado (Tirreno Power, Sorgenia, Legambiente), quei bravi papà con le mani piene di sangue
V
orrei parlare dei 47 rinviati a
giudizio (e due condannati)
per il disastro dell’Ilva di Taranto,
la fabbrica dei veleni che in
vent’anni, secondo l’accusa, ha ucciso
i tarantini, avvelenato le terre, gli animali,
il mare. Quella fabbrica che,
negli anni, ha distribuito prebende a
politici (quanto invece all’ex governatore
pugliese Vendola, che si sente
“scorticato”, se la vedrà con la sua coscienza),
giornalisti, preti e scienziati
che, “per ottenere il massimo profitto,
cagionavano con consapevolezza
eventi di malattia e morte
nella popolazione”. Vorrei
parlare dei due alti funzionari
del ministero dell’A m b ie n t e
intercettati mentre dicono di sentirsi
“le mani lorde di sangue” e ammettono:
“serve una porcata per salvare
Tirreno Power” (secondo l’a ccusa
la centrale a carbone di Vado Ligure
ha causato enormi danni alla salute
per centinaia di bambini, migliaia
di ricoveri di adulti per gravi malattie
respiratorie con un numero di decessi
che varia dai 657 ai 427). Vorrei parlare
dell’ex ministro e attuale sottosegretario
di palazzo Chigi,
Claudio De Vincenti che “si adopera
per suggerire le strade
a TP per aggirare le prescrizioni
ambientali”. Vorrei rivolgere a costoro
una semplice domanda. Quando la
sera tornavate in famiglia, cosa dicevate
alle vostre compagne e ai vostri
figli? Siate orgogliosi del vostro papà
che oggi ha fatto una porcata che, se va
in porto, farà ammalare tanti bei bimbi
come voi? E prima di andare a tavola,
vi lavavate la mani? di Antonio Padellaro Il fatto quotidiano 25 luglio 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento