In molte aree, dove vi sono le condizioni morfologiche, la scomparsa del ghiaccio lascia il posto a nuovi laghi. Anche le precipitazioni brevi e intense, tipiche degli ultimi anni in Valle d'Aosta, possono causare la saturazione delle cavità dei ghiacciai a bassa quota e improvvisi rilasci d'acqua, come è accaduto al Ghiacciaio del Miage lo scorso agosto. Il territorio valdostano presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente soggetto ai rischi glaciali. Si tratta infatti di un territorio montano (oltre il 50% del territorio è ad una quota superiore a 2.000 metri sul livello del mare) in cui la presenza dei ghiacciai è rilevante sia in termini numerici sia di superficie. Il dato riportato nel Catasto Ghiacciai della Regione Autonoma Valle d'Aosta, attualmente aggiornato al 2005, indica la presenza di 209 ghiacciai che coprono una superficie di circa 135 km quadrati, poco meno del 5% del territorio regionale.
I ghiacciai sono localizzati in corrispondenza dei principali gruppi montuosi (Monte Bianco, Monte Rosa-Cervino, Gran Paradiso) e sono per la maggior parte di piccole dimensioni (area inferiore a 1 km quadrato). Negli ultimi anni hanno subito forti trasformazioni e una marcata riduzione areale, passando da 175 km quadrati nel 1975 a 158 km quadrati nel 1999, fino a 135 km quadrati nel 2005. Con il suo sviluppo turistico che ha portato alla realizzazione di insediamenti ed infrastrutture in aree remote rispetto al fondovalle e vicine ai ghiacciai ed alle loro aree di
In particolare, il ghiacciaio è monitorato con una stazione totale topografica, installata sul fondovalle, che legge la posizione di alcuni prismi posizionati sulla superficie del ghiacciaio stesso, a quasi 5 km di distanza. Per i ghiacciai di tipo temperato, cioè con presenza di acqua, che hanno una dinamica molto diversa, e in parte ancora poco nota, sono stati adottati invece sistemi di monitoraggio di tipo fotografico, che riprendono e trasmettono da punti fissi delle immagini su cui è possibile sia effettuare osservazioni qualitative, sia analisi tramite appositi software. Un sistema di questo tipo è stato ad esempio installato sul ghiacciaio di Planpincieux, in Val Ferret (Courmayeur). Un altro interessante caso valdostano, legato invece al cambiamento del clima riguarda invece il Ghiacciaio del Lys: la lingua del ghiacciaio, staccatasi dal corpo principale nel 2007, ha subito una forte contrazione. La circolazione idrica subglaciale ha provocato la fusione dal basso del ghiaccio che si è assottigliato fino al collasso della parte superiore, con lo sviluppo di cavità.
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