sabato 1 novembre 2014

Zingaretti sospende 11 dirigenti che hanno vinto il concorso farsa, 5 sono pontini Due parenti di Raniero De Filippis e poi c’è Maria Grazia Pompa, che firmava per le tariffe dei rifiuti

Un colpo al «poltronificio»
DOVE
SELEZIONE
«INTERNA» NEL 2008,
POI L’ESPOSTO
ALLA PROCURA
LO SCANDALO
DEL CREIA DI FONDI
RETROSCENA
MOLTI «VINCITORI»
PROVENGONO
DALLE FILA
DELL’AGENZIA
PARCHI
il caso
DI GRAZIELLA DI MAMBRO
Il Presidente della Regione,
Nicola Zingaretti, ha sospeso
undici dirigenti divenuti tali
per un concorso molto sospetto
già finito dentro un’inchiesta della
Procura di Latina, nell’esposto
del sindacato dei dirigenti regionali
e in un’interrogazione del
Movimento 5 Stelle, ma soprattutto
dentro uno dei recenti servizi
di Report. Non sorprende che
tra gli undici sospesi, tre sono di
Fondi, uno di Terracina e una,
Maria Grazia Pompa, di Latina.
Si sapeva da tempo, infatti, che
l’agro pontino era serbatoio per
assunzioni pilotate dentro la Pisana,
quella che viene fuori con
questo provvedimento è solo l’ul -
tima, piccola, prova.
Concorso farsa
Il concorso farsa cui si fa riferimento
è del 2008, in realtà si
trattò di una selezione interna e i
vincitori ebbero poi contratti variabili
tra i 78mila e i 112mila
euro l’anno; la stragrande maggioranza
dei bravi selezionati
proveniva dalle fila dei dipendenti
dell’Agenzia Regionale Parchi,
considerata una sorta di «spugna
» creata appositamente oltre
una decina di anni fa per le assunzioni
senza concorso che, alla
lunga, immettevano personale
anche in ruoli direttivi nell’orga -
nico della Regione Lazio.
Nell’elenco dei dirigenti appena
sospesi da Zingaretti figurano
due parenti di Raniero De Filippis,
il super direttore del Settore
Ambiente, arrestato a gennaio
scorso nell’ambito dell’inchiesta
su Cerroni; i nipoti risultano essere
dirigenti di due Creia (organismi
di derivazione regionale) diversi,
uno a Roma e l’altro a
Fondi; c’è poi Fabio Refini, attualmente
consigliere di Forza
Italia e già capogruppo dello stesso
partito a Fondi, dirigente regionale
dislocato al Creia di Fondi;
poi ci sono Giovanni D’Ono -
frio di Terracina, proveniente
anch’egli dall’Agenzia Parchi, e
Maria Grazia Pompa, definita
dalla Procura di Roma « protetta»
di Luca Fegatelli, l’altro dirigenti
(nonché direttore dell’agenzia regionale
per i beni confiscati) arrestato
nell’indagine sullo scandalo
Cerroni. Nell’ordinanza sugli arresti
si legge che «...appare evidente
la correità dei funzionari
regionali al gruppo criminale, e
segnatamente dei soggetti che
operano in sottordine rispetto al
Fegatelli: Maria Grazia Pompa e
Manuela Manetti», le quali comunque
non risultano indagate.
Il «peso» sui rifiuti
La Pompa era per la precisione il
dirigente che si occupava delle
tariffe e molte di queste hanno
finito per agevolare il gruppo
Cerroni. Adesso è tra i dirigenti
sospesi in quanto vincitrice del
concorso dubbio su cui la Procura
di Latina aveva aperto un’inchie -
sta e per il quale aveva anche
chiesto una perizia tecnica ora
acquisita dalla Regione per procedere
alla sospensione dagli incarichi.
Però anche quest’ultimo
provvedimento contiene dei passaggi
beffa: per esempio tra gli
undici dipendenti demansionati
ce ne sono due appena andati in
pensione con il tetto da dirigenti,
appunto; c’è inoltre il rappresentante
Rsu Cisl in Regione, ossia
uno di quelli che avrebbero dovuto
vagliare la regolarità dei concorsi
in rappresentanza degli
iscritti e comunque in forma di
rappresentanza sindacale. Infine
il caso-Pompa: la dirigente appena
sospesa era stata anche in
realtà «appena nominata» vicedirettore
di Arpa Lazio, ossia
l’Agenzia che non vede quasi
niente dei vari disastri ambientali
che si verificano in lungo e in
largo per il Lazio e che, per
esempio, non si è accorta che
Indeco non conservava i fondi
post mortem né che Ecoambiente
diluisce il percolato con l’acqua
per barare sui risultati delle analisi.
Però il Presidente Zingaretti
ha già spiegato che la nomina di
Grazia Pompa è frutto della mediazione
consiliare che garantisce
le diverse rappresentanze politiche.
Anche se di tratta di dirigenti
che hanno vinto un
concorso farsa.
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IL QUOTIDIANO - Sabato 1 Novembre 2014

Latina 5

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