I reati contestati sono associazione per delinquere, traffico di rifiuti, frode in pubbliche forniture, truffa ai danni di enti pubblici e falsità ideologica
01/04/2014 - 17:15
Era il 9 gennaio 2014. E’ la data in cui è finito un impero. E’ il giorno in cui “il supremo” Manlio Cerroni, sovrano incontrastato dell’affaire rifiuti, non solo nel Lazio viene, arrestato. Ora l’inchiesta “passa” nelle aule del tribunale. Per Manlio Cerroni e altre sei persone, ai domiciliari da quasi tre mesi, si va a giudizio. Il processo, che inizierà il
CHI E’ CERRONI. Il Supremo di Malagrotta, la più grande discarica d’Europa, ha oltre ottanta anni ed è nell’ambito della gestione dei rifiuti l’uomo più potente. E’ lui che controlla termovalorizzatori, discariche e impianti di trattamento rifiuti non solo nel Lazio e in altre regioni italiane, ma anche in Brasile, Egitto, e Australia con un fatturato che supera i due miliardi di euro.
L’INDAGINE. Iniziata nel 2008, grazie alla collaborazione tra i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico e la Procura della Repubblica di Velletri, hanno portato a 7 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di: Manlio Cerroni, Francesco Rando, ingegnere, amministratore unico di molte imprese riconducibili a Cerroni e suo storico collaboratore, Piero Giovi, socio di molte imprese riconducibili a Cerroni, Bruno Landi, organizzatore dell’associazione nonché “cerniera” fra il gruppo Cerroni e le strutture politico-amministrative della Regione Lazio, Giuseppe Sicignano, preposto all’impianto TMB e supervisore delle attività operative condotte del Gruppo Cerroni ad Albano Laziale presso la Pontina Ambiente, Luca Fegatelli, già capo dipartimento della Regione Lazio e Raniero De Filippis, già responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio. Nella stessa operazione sono state eseguite 22 perquisizioni nelle abitazioni e gli uffici degli indagati e presso le sedi delle diverse imprese del gruppo Cerroni. La Procura di Roma inoltre ha disposto il sequestro delle società Giovi e Pontina ambiente per 18 milioni di euro. Nel mirino degli inquirenti sono finiti la gestione dell'impianto di raccolta e trattamento rifiuti di Albano Laziale, la costruzione dell'impianto di termovalorizzatore di Albano Laziale, la realizzazione di un invaso per un discarica a Monti dell'Ortaccio, le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti e le ordinanze regionali sullo smaltimento dei rifiuti nei Comuni di Anzio e Nettuno. http://www.corrieredilatina.it/news/home/4880/Inchiesta-sui-rifiuti--giudizio-immediato.html
L’INDAGINE. Iniziata nel 2008, grazie alla collaborazione tra i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico e la Procura della Repubblica di Velletri, hanno portato a 7 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di: Manlio Cerroni, Francesco Rando, ingegnere, amministratore unico di molte imprese riconducibili a Cerroni e suo storico collaboratore, Piero Giovi, socio di molte imprese riconducibili a Cerroni, Bruno Landi, organizzatore dell’associazione nonché “cerniera” fra il gruppo Cerroni e le strutture politico-amministrative della Regione Lazio, Giuseppe Sicignano, preposto all’impianto TMB e supervisore delle attività operative condotte del Gruppo Cerroni ad Albano Laziale presso la Pontina Ambiente, Luca Fegatelli, già capo dipartimento della Regione Lazio e Raniero De Filippis, già responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio. Nella stessa operazione sono state eseguite 22 perquisizioni nelle abitazioni e gli uffici degli indagati e presso le sedi delle diverse imprese del gruppo Cerroni. La Procura di Roma inoltre ha disposto il sequestro delle società Giovi e Pontina ambiente per 18 milioni di euro. Nel mirino degli inquirenti sono finiti la gestione dell'impianto di raccolta e trattamento rifiuti di Albano Laziale, la costruzione dell'impianto di termovalorizzatore di Albano Laziale, la realizzazione di un invaso per un discarica a Monti dell'Ortaccio, le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti e le ordinanze regionali sullo smaltimento dei rifiuti nei Comuni di Anzio e Nettuno. http://www.corrieredilatina.it/news/home/4880/Inchiesta-sui-rifiuti--giudizio-immediato.html
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