lunedì 7 aprile 2014

gas ed energia bollette poco trasparenti L’ERRORE TECNICO “L’offerta era Zero Sorprese, ma poi ne ho avute troppe”

UN FISSO mensile per la bolletta
del gas calcolato sui consumi
dell’anno precedente:
35 euro più tasse. Stesso discorso
per quella elettrica.
Poi, ogni dodici mesi, un unico
conguaglio per saldare l’eve n -
tuale differenza. “S e m b rava
l’offerta perfetta: un prezzo
equo e una bolletta semplice
composta da un’unica voce”,
spiega Roberto Fabrizi, un
magazziniere romano di 43
anni. Ha deciso di interrompere
il precedente contratto
(con Acea) per una questione
di principio: gli avevano addebitato
una penale per un ritardo
nei pagamenti ma, ricevute
alla mano, Roberto si era
accorto di avere sempre pagato
entro i termini. “Con la
tariffa Zero sorprese (l’offerta
di Edison si chiama proprio
così) risolvo anche questi inco
nve n i e n t i ”, pensa Roberto.
Si sente così tranquillo che accetta
di pagare con Rid, ovvero
autorizza la banca a liquidare
direttamente le fatture, senza
bisogno del suo assenso.
La prima bolletta, quella di
maggio e giugno, non dà problemi:
70 euro più tasse, come
concordato con Edison. Non
va altrettanto bene quando riceve
la seconda: 338,50 euro.
Senza nessuna ragione, né
preavviso è stato ricollocato
nella tariffa da 100 euro al mese
che prevede consumi quattro
volte superiori a quelli che
lui ha concordato. Lui però
quel gas non l’ha mai usato,
come dimostra il suo contatore.
Comincia una lunga lista
di telefonate, mail e perfino
chat con gli operatori Edison.
Alla fine l’azienda riconosce
l’errore: “Disallineamento tecnico
sui sistemi di fatturazione”,
lo chiamano. Ma Roberto
viene rassicurato: dalla prossima
bolletta tornerà alla sua
taglia e la differenza di prezzo
verrà conguagliata.
Le cose vanno diversamente:
l’importo per la fattura di novembre
e dicembre è di
284,50 euro. Roberto riparte
con la processione di mail,
chat e telefonate. Vorrebbe
recarsi a un ufficio reclami,
ma in tutta Roma non ce n’è
nemmeno uno. Decide quindi
di rivolgersi a un avvocato,
anche se la parcella gli costerà
quanto una il disguido. Il
mese successivo, finalmente,
riceve la bolletta di conguaglio
a suo favore: 295 euro, c’è
scritto. Sul conto corrente però
se ne ritrova 62 in meno.
Prova ancora con il call center
dove gli viene promesso che
anche questo errore verrà risolto
ma, dalla prima bolletta
sbagliata, sono passati ormai
otto mesi. Durante la conversazione
l’operatore ammette:
In tanti hanno avuto questi
problemi, per questo abbiamo
sospeso a la tariffa Zero
s o r p re s e ”. Per i clienti, troppe
sorprese.

il fatto quotidiano 6 aprile 2014

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