TRENTO - C'è una fotografia che è diventata la prima prova della presenza del gatto selvatico in Trentino, sul monte Bondone, sopra Trento, a 650 metri di quota. Scattata da una fototrappola posizionata per monitorare i movimenti dell'orso bruno, risale al 5 dicembre ed è stata diffusa, ottenute le conferme scientifiche, dall'amministrazione provinciale che la definisce "un evento storico che s'inserisce nel quadro di espansione della specie nel Triveneto e che sta suscitando grande interesse e curiosità a livello nazionale".
Si tratta, viene aggiunto del gatto selvatico europeo (Felis silvestris), specie protetta dalla normativa europea (all. IV della Direttiva Habitat 43/92 Cee) e nazionale (art. 2 della Legge n. 157/92). Si distingue dal gatto domestico per vari caratteri interni ed esterni, ma anche il solo esame del disegno e del colore del mantello consente di riconoscerlo con precisione. Tra i principali elementi distintivi c'è la coda clavata, con anelli neri distintamente staccati uno dall'altro.
Si tratta, viene aggiunto del gatto selvatico europeo (Felis silvestris), specie protetta dalla normativa europea (all. IV della Direttiva Habitat 43/92 Cee) e nazionale (art. 2 della Legge n. 157/92). Si distingue dal gatto domestico per vari caratteri interni ed esterni, ma anche il solo esame del disegno e del colore del mantello consente di riconoscerlo con precisione. Tra i principali elementi distintivi c'è la coda clavata, con anelli neri distintamente staccati uno dall'altro.
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