Da Villa Necchi Campiglio (Milano) fino a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (Padova), partono i progetti “Sentire l’Arte” e “Bene FAI per tutti” che arricchiscono alcuni luoghi gestiti dal Fondo Ambiente Italiano di nuove proposte di fruizione degli spazi
Eliminare le barriere architettoniche per consentire la visita dei beni del Fondo Ambiente Italiano (FAI) a tutti e creare nuovi percorsi culturali accessibili anche alle persone sorde. Questi gli obiettivi dei progetti “Sentire l’Arte” e “Bene FAI per tutti” che arricchiscono alcuni luoghi gestiti dal FAI di nuove proposte di fruizione e di visite dedicate ai disabili. Dal 1975 il Fondo tutela e valorizza il patrimonio artistico, paesaggistico e storico dell’Italia. “Abbiamo deciso di creare – spiega l’ente culturale senza scopo di lucro – percorsi inclusivi e aperti anche alle persone con diverse disabilità, sia intellettive che sensoriali, oltre che motorie. A tal fine vogliamo abbattere qualsiasi barriera fisica, sensoriale e cognitiva che limiti l’accesso alla cultura e permettere a tutti di vivere pienamente e senza difficoltà i luoghi gestiti dal FAI”. I visitatori disabili accedono gratuitamente a tutti i Beni del FAI aperti al pubblico presentando la tessera dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (ANMIC).
In particolare, a Villa Necchi Campiglio a Milano, grazie al contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, arriva il progetto Sentire l’Arte, in collaborazione con l’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi Onlus (ENS) lombardo. Nella dimora degli anni Trenta, progettata da Piero Portaluppi, saranno organizzate visite guidate Lingua dei Segni Italiana (LIS) ) rivolte a gruppi di persone sorde e tenute da guide specializzate. Il primo appuntamento in programma è sabato 5 maggio 2018, le visite guidate sono su prenotazione. Inoltre il FAI metterà a disposizione uno staff preparato per l’occasione che accompagnerà gli ospiti alla scoperta delle collezioni d’arte di Alighiero ed Emilietta de’ Micheli, di Claudia Gian Ferrari e di Guido Sforni, custodite in villa, oltre agli arredi e agli oggetti dei proprietari, le sorelle Nedda e Gigina Necchi e Angelo Campiglio, marito di Gigina. Il bene sarà dotato, inoltre, di videoguide gratuite in LIS e in IS (International Sign Language) dedicate ai visitatori che si presentano senza prenotazione. La videoguida, caricata su tablet, verrà consegnata all’ingresso a chi ne farà richiesta.
Stessi strumenti sono messi a disposizione anche a Villa e Collezione Panza a Varese, dove il progetto “Sentire l’Arte” è attivo già dal 2015 sia con visite guidate che videoguide in LIS. “Con grande soddisfazione ed entusiasmo presentiamo ‘Sentire l’arte’ che conferma il sodalizio dell’Ente Nazionale Sordi della Lombardia Onlus con il FAI e consente sempre più alle persone sorde l’accessibilità e la visita di luoghi d’arte finora rimasti estranei a questo pubblico – commenta al Fatto.it Renzo Corti, presidente del Consiglio Regionale ENS lombardo – Grazie a una grande intuizione, sensibilità e alla forte passione di tutti noi, i sordi potranno partecipare alle visite guidate in gruppo a Villa e Collezione Panza e Villa Necchi Campiglio. Al pubblico sordo italiano potrà accompagnarsi anche un pubblico sordo straniero vista la possibilità di fruire di queste ville anche attraverso la lingua dei segni internazionale. Un passo avanti nella consapevolezza che questi bellissimi siti appartengono a tutti noi e che accessibilità è solo una bellissima parola senza contenuto se non è accompagnata dalla concretezza di servizi che danno veramente a tutti la possibilità di sentirsi pienamente cittadini del mondo”.
Il secondo progetto del FAI, che rappresenta un’altra novità importante riguardo l’accessibilità alle proprietà da parte anche dei visitatori con disabilità intellettiva, è “Bene FAI per tutti”. Il Fondo senza scopo di lucro, in collaborazione con l’Abilità Onlus, la Fondazione De Agostini, e grazie al sostegno di JTI (Japan Tobacco International), ha avviato nuovi percorsi inclusivi al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD) e a Torre e Casa Campatelli a San Gimignano (SI). “Gli ospiti con disabilità e i loro caregiver (genitori, insegnanti, accompagnatori, amici) – spiega il FAI – potranno familiarizzare con i luoghi, diminuire lo stress e la difficoltà di comprensione e vivere un’esperienza coinvolgente grazie a guide a lettura facilitata, redatte in linguaggi accessibili e a materiali educativi dedicati ai Beni (tutti i materiali si possono scaricare dal sito benefaipertutti.itoppure possono essere ritirati nelle rispettive biglietterie). “Siamo molto orgogliosi che Bene FAI per tutti stia coinvolgendo sempre più Beni del territorio nazionale italiano – afferma Carlo Riva, Direttore di l’abilità Onlus e responsabile del progetto– Questo fa in modo che sempre più persone riescano a fruire delle bellezze del nostro patrimonio artistico. Ma non solo. Bene FAI per tutti è un progetto inclusivo, perché consente alle persone con disabilità intellettiva di uscire dall’isolamento in cui solitamente vivono e frequentare luoghi di arte e di bellezza con e come tutti”.
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