sabato 28 aprile 2018

VALLE DI SUSA No Tav, scontri 2011 La Cassazione: “Per 26 processo da rifare”. I pm vogliono bloccare la legge sulle intercettazioni Polemiche tra Orlando e i magistrati che non condividono la riforma e attendono il nuovo governo. Minisci (Anm): “Il testo peggiora le cose”

il fatto quotidiano 28 aprile 2018
VALLE DI SUSA No Tav, scontri 2011 La Cassazione: “Per 26 processo da rifare”
TORNA A TORINO il maxi-processo ai No Tav per gli scontri dell’estate 2011 in Valle di Susa. La Cassazione ha annullato buona parte della sentenza con cui, a novembre 2016, la Corte d’appello aveva condannato 38 imputati a pene fino a 4 anni e 6 mesi di carcere. In tutto circa 130 anni di reclusione. “In questa sentenza ci sono diverse assoluzioni per capi d’imputazione e risarcimenti non confermati –scrive sui social il movimento No Tav –. È la dimostrazione di quanto i due gradi di giudizio si basassero sulla vendetta politica”. L’appello bis riguarda 27 imputati. Per altri sette attivisti, la Corte ha confermato le responsabilità, eliminando però alcuni capi d’imputazione. Anche per loro c'è il rinvio in appello per il ricalcolo delle condanne, che saranno ridotte. Luca Perottino è l’unico, tra quelli finiti in passato alla sbarra e poi tornati liberi, ad essere stato assolto “per non aver commesso il fatto”. Il maxi processo riguarda due giornate di scontri: quella del 27 giugno 2011, durante lo sgombero del grande presidio No Tav alla Maddalena di Chiomonte, e quella del successivo 3 luglio, quando centinaia di attivisti giunti da tutta Italia lanciarono un assalto alle recinzioni appena installate.

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