ORISTANO - Non ha un nome, ma ha tre lettere, Drx, e un anno di nascita impresso in un anello: 1978.
Osservato e fotografato nel Sinis, a ovest degli stagni di Cabras, un fenicottero di quarant'anni: era stato inanellato da pulcino in Francia. I primi cerchietti sulle zampe erano stati sistemati in Camargue dagli ornitologi della Stazione biologica della Tour du Valat, coordinati dal ricercatore Alan Johnson.
Ora l'avvistamento più recente. Di lui si sa che è un appassionato della Sardegna: tracce della sua presenza erano state riscontrate già nel 1988, nello stagno di Sale Porcus, quando aveva dieci anni. In realtà ci potrebbe essere in giro qualche esemplare più vecchio. Per esempio Ayp, una femmina, inanellata nel luglio del 1977 alla foce del Rodano è stata "registrata" nello stagno di S'Ena Arrubia nell'agosto del 2016, quindi trentanove anni dopo.
Storie di fenicotteri "tracciabili". Il riconoscimento con gli anelli in pvc è iniziato nel 1977. La particolarità è che la lettura può essere effettuata da lontano con potenti cannocchiali, anche a 200 metri di distanza. In precedenza i fenicotteri venivano inanellati con cerchietti metallici che riportavano un numero e la scritta Museum du Paris: potevano essere letti su individui deceduti. Con il nuovo metodo si possono invece ricostruire le fasi delle rotte migratorie e i dati sulla biologia della specie. Per esempio si può conoscere la variazione del piumaggio dal primo volo sino all'età adulta, quando diventa rosa. Si può stabilire l'età. E' appurato che gli stagni dell'oristanese sono frequentati da fenicotteri inanellati nei primi anni Settanta. Un girovagare nel mar Mediterraneo facendo la spola tra Sardegna, Francia, Tunisia, Algeria e la penisola italiana. Le linee delle loro rotte disegnano immensi grovigli. In passato sono stati osservati individui che, partiti dalla Camargue la sera, sono arrivati nel Sinis la mattina dopo viaggiando di notte: 500 chilometri a una velocità di 50-60 all'ora. Dal 1993 migliaia di fenicotteri nidificano a Cagliari. Quelli presenti nel bacino del Mediterraneo appartengono ad una grande comunità di circa 200.000 individui.
Osservato e fotografato nel Sinis, a ovest degli stagni di Cabras, un fenicottero di quarant'anni: era stato inanellato da pulcino in Francia. I primi cerchietti sulle zampe erano stati sistemati in Camargue dagli ornitologi della Stazione biologica della Tour du Valat, coordinati dal ricercatore Alan Johnson.
Ora l'avvistamento più recente. Di lui si sa che è un appassionato della Sardegna: tracce della sua presenza erano state riscontrate già nel 1988, nello stagno di Sale Porcus, quando aveva dieci anni. In realtà ci potrebbe essere in giro qualche esemplare più vecchio. Per esempio Ayp, una femmina, inanellata nel luglio del 1977 alla foce del Rodano è stata "registrata" nello stagno di S'Ena Arrubia nell'agosto del 2016, quindi trentanove anni dopo.
Storie di fenicotteri "tracciabili". Il riconoscimento con gli anelli in pvc è iniziato nel 1977. La particolarità è che la lettura può essere effettuata da lontano con potenti cannocchiali, anche a 200 metri di distanza. In precedenza i fenicotteri venivano inanellati con cerchietti metallici che riportavano un numero e la scritta Museum du Paris: potevano essere letti su individui deceduti. Con il nuovo metodo si possono invece ricostruire le fasi delle rotte migratorie e i dati sulla biologia della specie. Per esempio si può conoscere la variazione del piumaggio dal primo volo sino all'età adulta, quando diventa rosa. Si può stabilire l'età. E' appurato che gli stagni dell'oristanese sono frequentati da fenicotteri inanellati nei primi anni Settanta. Un girovagare nel mar Mediterraneo facendo la spola tra Sardegna, Francia, Tunisia, Algeria e la penisola italiana. Le linee delle loro rotte disegnano immensi grovigli. In passato sono stati osservati individui che, partiti dalla Camargue la sera, sono arrivati nel Sinis la mattina dopo viaggiando di notte: 500 chilometri a una velocità di 50-60 all'ora. Dal 1993 migliaia di fenicotteri nidificano a Cagliari. Quelli presenti nel bacino del Mediterraneo appartengono ad una grande comunità di circa 200.000 individui.
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