sabato 31 marzo 2018

statale 669 ancora chiusa doveva essere aperta ad ottobre ancora sconosciuta la data della riapertura, le strade provinciali diventano con limiti a 30 km/h e la provincia di Latina vende Prefettura e Questura...

dopo la Migliara 54 a 30 km/h (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/03/viabilita-e-trasporti-in-provincia-di.html), anche per altre strade la provincia rinuncia alle opere di manutenzione straordinaria e se la cava alla ponzio pilato con altri limiti a 30 km/h: 

2: S.P. 79 Frasso (Migliara 55) a 30 km/h https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/03/dissesto-stradale-provincia-di-latina.html

3: S.P. 125 Ausente dal Km 4+270 al Km 5+100a 30 km/h https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/03/dissesto-stradale-provincia-di-latina_29.html

4: S.P. 161 Lungo Torrente Ausente dal Km 0+120 al Km 1+684 a 30 km/h

dissesto stradale provincia di Latina alza bandiera bianca 2: S.P. 79 Frasso (Migliara 55) a 30 km/h

 e intanto vende le proprietà tra queste, secondo l'albo pretorio, Prefettura e Questura: https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/03/la-provincia-di-latina-non-ripara-le.html

Istituzione del limite di velocità a 30 Km/h e potenziamento dei cartelli stradali di pericolo Figura II 1 Art. 85 “Strada deformata” lungo la S.P. 79 Frasso (Migliara 55) dal Km 0+000 al Km 4+540. ORDINANZA n. 7 del 28 03 2018 Sp Frasso.pdf

la provincia di Latina non ripara le strade, se ne lava le mani per la sicurezza con i limiti a 30 km/h, vende Prefettura e Questura?

Approvazione piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari della Provincia di Latina anno 2018. Decreto n. 28.pdf 

riassunto delle puntate precedenti:

1. Incrocio pericoloso via Segheria con via Zi’Maria / Piscina scura, le notizie scomparse dove eravamo rimasti?

https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/02/1-incrocio-pericoloso-via-segheria-con.html
1.La peggior classe dirigente e politica è sempre pronta a fare annunci da salvatori della patria, a trovare e dispensare soluzioni a proporre rimedi per i tanti danni che loro stessi causano o per incompetenze, mancati controlli, superficialità oppure per altre cause spesso oggetto di inchieste.
La scorsa estate ennesimo grave incidente con un’altra vittima. Nel giro di pochi giorni altri due gravi incidenti sullo stesso incrocio. Ovviamente la classe dirigente e politica della fuffa annunciava mirabolanti interventi risolutivi e immediati. Finalmente dopo proteste e segnalazioni (dei cittadini non certo dei politici) pare che la Provincia abbia pubblicato il progetto... vedremo quando faranno i lavori.

2    Dissesto stradale: Frosinone – mare, statale 669 SS7 Appia (Terracina), Flacca (Gaeta), SR 156 (zona Prossedi), SR 156 (zona Sezze), le notizie scomparse dove eravamo rimasti? 
Anche se i riflettori sono puntati solo sul dissesto della Pontina, scomparsi letteralmente dai programmi e dall’interesse dell’agenda politica e amministrativa il peggioramento sensibile della rete stradale. Tutte le strade provinciali e comunali sono diventate un azzardo per la presenza di buche o voragini o tagli spesso nascosti dal fango e dall’acqua. La Frosinone – Mare a causa del cedimento della pavimentazione è chiusa da ottobre e ancora non si sa quando riaprirà. Era stata contestata. In 13 mesi dalla sua “veloce” apertura (il mese successivo sarebbe diventata non conforme al codice stradale) 7 vittime. Che sono poi continuate. La SS7 Appia a Terracina è stata chiusa e finalmente riaperta con residenti e aziende che dovevano “traslocare”. Altri cedimenti e crolli sulla Flacca a Gaeta. Anche la SR 156 dei Monti Lepini (anche nei tracciati relativamente recenti degli anni ’70) ha continui cedimenti. Anche in questo periodo c’è, da mesi, il restringimento di carreggiata in corrispondenza di Prossedi. Mai risolto dal 2010 il “gioiello” del pd laziale (infatti hanno perso le elezioni) nel territorio di Sezze. Che è anche un altro “trionfo” della destra. Tracciato deviato dalla vecchia SR 156 nel tratto di Ceriara di Priverno per il pericolo e l’inquinamento. Ottenuto il nuovo tracciato protesta dei sindaci di destra (e della presidenza della Provincia idem) perché il nuovo tracciato aveva tolto il commercio alle aziende locali… Mai risolti ovviamente, nel territorio di Sezze, il problema della sicurezza (limite 70 km/h per una nuova superstrada…), idraulico (ci sono le sorgenti), idrogeologico (qualche assestamento) nessuno sa se e quando sarà mai completata e arriverà mai a Latina


3. interventi stradali dimenticati: Casal Traiano, Migliara 45 Pontinia Latina, le notizie i lavori dimenticati

https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/02/3-interventi-stradali-dimenticati-casal.html
Nel piano triennale delle opere urgenti del 2005/2008 (oltre 10 anni fa) c’era il progetto della rotatoria a Casal Traiano (tra il comune di Latina e Pontinia) sulla Migliara 45. Non è mai stato realizzata. Continuano ad esserci grossi rischi e incidenti. Nel gennaio 2017 (oltre un anno fa) la Migliara 45 (in corrispondenza della rotatoria con la SR 148 Pontina in corrispondenza dello stabilimento Plasmon nel comune di Latina) il restringimento di carreggiata per opere di manutenzione. Doveva finire alla fine del mese di gennaio 2017. Da mesi non si vede nessuno che ci lavori e il restringimento è ancora lì. Cinque anni fa l’inaugurazione della rotatoria a Borgo Pasubio, all’ingresso di Pontinia, dopo alcuni errori che hanno ritardato l’inaugurazione isolato la città verso Latina (con problemi per i mezzi pubblici, la scuola, le farmacie) si scopre che è troppo stretta per i mezzi pesanti che ogni tanto si incastrano e bloccano la circolazione. Anche questa mattina alle 7 un incidente.

4. la tangenziale di Latina collegata con l’autostrada Roma (Tor de Cenci) – Latina (Borgo Piave), le notizie scomparse dove eravamo rimasti?

https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/02/4-la-tangenziale-di-latina-collegata.html
In tanti parlano del progetto dell’autostrada, scrivono accordi e protocolli che non servono a nulla. Ci sono a monte una serie di errori tecnici, di valutazione, normative, geologici e strutturali, mancanza di finanziamento che se non risolvono questi accordi e protocolli restano la solita inutile esibizione teatrale, per distrarre l’attenzione dal fallimento della peggior classe dirigente politica quella degli ultimi 20 anni. Collegato al progetto dell’autostrada (finanziato solo in parte) c’è quello della tangenziale (senza nessun finanziamento). Il progetto della tangenziale lascia molto perplessi e dubbi, con il pericolo di esproprio e demolizioni di fabbricati anche appena realizzati o in corso di costruzione. Una delle prime richieste (luglio 2016) segnalate alla nuova amministrazione di LBC rimasta, tanto per cambiare, senza nessuna certezza urbanistica e senza risposta.  Sembra che il progetto sia solo nella fase preliminare, quindi, se così fosse, bisognerà fare la conferenza dei servizi sull'opera.  La gazzetta ufficiale che da il via al conteggio é del 26 Agosto 2010 quindi il vincolo preordinato all'esproprio scadrebbe nell'agosto del 2017, ma dovrebbe essere scaduta la VIA. A questo punto, se il comune di Latina, dove ricade interamente il progetto della tangenziale, volesse stare dalla parte dei cittadini oppure se almeno volesse chiarire lo stato dei diritti o, infine, addirittura essere diligente, potrebbe, una volta tanto, dare prova di maturità e stupirci con:
- pubblicare il progetto per dare la possibilità di fare le osservazioni;
- controdedurre il progetto dal punto di vista urbanistica e dei lavori pubblici, almeno con le altre opere e infrastrutture già progettate per evitare interferenze;
- recepire le osservazioni all'interno del consiglio comunale per passare poi alla relativa vincolistica;
- fare uno studio sulla VIA e presentare le relative osservazioni.
on l'autostrada Roma Latina, secondo gli annunci, dovrebbero partire appalti e lavori anche della tangenziale di Latina:

il tracciato della tangenziale di Latina  che interesserà Borgo Piave, la Chiesuola, Santa Fecitola, Borgo San Michele con tante immissioni sulle strade Epitaffio, Tor Tre Ponti, SR 156 dei Monti Lepini, SR 148 Pontina tra espropri di terreni e case nel silenzio generale.

Qualcuno rischia anche di vedersi gli immobili costruiti nel frattempo e che ricadono sul percorso e sulle zone di tutela e salvaguardia?

tangenziale di Latina Borgo Piave nel tratto nord che si incrocia con la via del Gionco, la via Chiesuola, la via Torre La Felce, la via del Saraceno http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/03/tangenziale-di-latina-borgo-piave-nel.html

tangenziale di Latina secondo tratto: via del Saraceno, via Epitaffio , Mare Monti, via Torrenuova Santa Fecitola, strada Orba http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/03/tangenziale-di-latina-secondo-tratto.html

tangenziale di Latina ultimo tratto via Torrenuova, strada Orba, Cieca, canale delle acque medie, SR 156 dei Monti Lepini, Borgo San Michele, Migliara 43, SR 148 Pontina http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/03/tangenziale-di-latina-ultimo-tratto-via.html


Tangenziale di Latina
COROGRAFIA GENERALE
Tracciato tangenziale(tratto nero)
ESTESA: 12+500 km
Il progetto prevede la realizzazione di una strada urbana di scorrimento ed è conforme al progetto preliminare redatto dal Comunedi Latina per l’asse denominato “Tangenziale Est di Latina”.

L’asse consentirà di distribuire i flussi provenienti dalle infrastrutture autostradali Roma–Latinae Cisterna–Valmontonee costituirà una viabilità alternativa alla SR 148 “Pontina” per futuri interventi. http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/03/il-tracciato-della-tangenziale-di.html

viabilità e trasporti in provincia di Latina nessuna reazione dalla classe politica e dirigente dopo che via Costa ha alzato bandiera bianca

https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/03/viabilita-e-trasporti-in-provincia-di.html
L’ordinanza della provincia di Latina a proposito della Migliara 54, (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/03/la-sp-migliara-54-e-talmente-deformata.htmlse fossimo in una provincianormale, con imprenditori (o associazioni di imprenditori) che lavorano per attrarre nuovi clienti e investimenti, con sindacalisti che volessero promuovere iniziative virtuose, operatori turistici interessati a valorizzare il territorio, amministratori locali attenti ai bisogni della comunità, politici regionali e nazionali che oltre che alla poltrona badassero alle esigenze dei votanti che li hanno espressi avrebbe scatenato una reazione. Class action a volte annunciata per l’effetto, proteste, tavoli tecnici, protocolli d’intesa cui abbiamo assistito durante questa lunga campagna elettorale sono stati ripiegati nel cassetto. Complice anche la mancanza di riflettori o telecamere. Eppure la provincia se n’è lavata le mani del dissesto stradale. Nessuno ha invocato stati di calamità, richiesta di finanziamenti. Nulla il dissesto è accettato da un’intera classe che dovrebbe essere diligente e dirigente, che sembra essere invece un apparato digerente.  Se al posto di una cellula dormiente avessimo una testa politica pensante ci sarebbero stati un’analisi e delle proposte. Per esempio se in tutta la provincia non siamo in grado di avere messa in sicurezza delle strade, controlli mirati del fondo stradale, delle opere d’arte, della segnaletica, di programmare interventi di rinforzo di ponti (come quello sul Sisto tra Terracina e San Felice Circeo) forse sarebbe il caso anche di ridurre il traffico veicolare come quantità e come peso. In altre parole si penserebbe nell’ordine:
1)      Spostare il traffico di merci dalla strada o dalla gomma agli altri mezzi di trasporto (treni, navi o aerei);
2)      Ridurre il traffico veicolare privato migliorando e incentivando il trasporto pubblico;
3)      Modificare le abitudini dal trasporto su strada a quello su treno o su autobus, sia verso il nord che verso il sud per tutti i pendolari .
4)      Favorire la condivisione della macchina privata con altri viaggiatori;
5)      Favorire, specialmente per piccoli tratti, l’uso di mezzi su 2 ruote. Paradossalmente nei paesi del nord o collinari o montani quindi in condizioni atmosferiche e topografiche più difficile questo avviene normalmente con un grosso guadagno per la salute grazie al movimento maggiore e alla riduzione dell'inquinamento.
Non c’è nulla da inventare, come sempre, se mai da copiare da altre realtà in Italia e all’estero. Invece guarda caso in provincia di Latina qualcuno che non conosce il progetto evidentemente, ne il progresso, ne le opportunità imprenditoriali si continua a puntare sull’autostrada. Un progetto superato che non risponde alle logiche del flusso di merci e viaggiatori, finanziato solo in piccola parte, quindi destinato a fermarsi per tanti anni, come per qualsiasi progetto è successo in provincia di Latina, troppo costoso perché sia finanziato dai privati (come è successo per altri progetti simili in Italia), senza un progetto definitivo, quindi con problemi geologici e strutturali non risolti, particolarmente penalizzante per i pendolari.


puntate precedenti
Latina e le strade, la carota dell'autostrada e il bastone della provincia
https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/03/latina-e-le-strade-la-carota.html  

per l'appalto che interessava al sistema Incalza si sono fatti tavoli tecnici, "manifestazioni" con meno di 30 persone compresi i familiari, fotografi e giornalisti, convegni, protocolli d'intesa, si sono mosse organizzazioni di categoria, sindacati, intere redazioni... Contro la catastrofe delle strade dissestate un po' ovunque in tutta la provincia nulla. Intanto la provincia (considerato il periodo della Quaresima) se ne la va le mani: "l’amministrazione provinciale è sollevata da qualsiasi responsabilità per eventuali danni a veicoli a persone e/o cose derivanti dalla inosservanza della presente ordinanza;". Nessuno ovviamente protesta, nemmeno un vice presidente di qualche cda, addetto sindacale...La strada è rotta e non ci possiamo fare nulla: "RITENUTO:  di non poter effettuare le riparazioni temporanee della strada provinciale per le motivazione di cui sopra". Ovviamente la colpa è sempre di qualcun altro, ci mancherebbe: "PREMESSO CHE:  a causa di una insufficiente attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle strade di competenza che va protraendosi dal 2014 per insufficienza di risorse economiche e umane, quale conseguenza della legge 56/2014 (legge
Del Rio), si registra un aggravio dell’ammaloramento dei piani viari;" . giusto per la cronaca si parla del Governo Renzi del pd e poi ci si chiede come mai non siano stati votati... Qual è lo stato generale delle strade in provincia di Latina? "la pavimentazione stradale presenta innumerevoli tratti con scadimento delle originarie caratteristiche, acuitesi anche a seguito delle abbondanti precipitazioni piovose e dal notevole transito veicolare di mezzi pesanti, determinando deformazioni ed avvallamenti che rendono oltremodo difficoltoso il traffico veicolare rappresentando un costante
pericolo per la circolazione stradale risultando altresì causa di incidenti, con notevole aggravio finanziario all’Ente per il risarcimento dei danni richiesti;". Le affermazioni virgolettate sono riportate nell’ordinanza della provincia di Latina relativa all’istituzione del limite di velocità a 30 Km/h e potenziamento dei cartelli stradali di pericolo Figura II 1 Art. 85 “Strada deformata” lungo la SP. 78 Migliara 54 I Tratto dal Km 0+800 al Km 3+400. Prot. 13037 del 09/03/2017. Naturalmente la notizia non interessa a nessuno, tanto meno agli illuminati imprenditori o sindacalisti o candidati o eletti in regione o in parlamento che hanno fatto dell'autostrada un cavallo (o somaro) di battaglia ma ignorano l'insieme del disastro delle strade provinciali (quali forze politiche siedono in consiglio provinciale?), comunali (idem) o regionali (in maggioranza peraltro confermata dagli elettori). Forse questi attenti e illuminat raggiungono Ventotene o altre località di villeggiatura in elicottero? Davvero pensate che un imprenditore o un possibile turista possano essere attratti dalla nostraprovincia che alza bandiera bianca nella ristrutturazione delle strade provinciali o della semplice manutenzione?

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