Il mal di pancia nasce dalla decisione del governatore di non affidare la vicepresidenza ai leunini, riconfermando il loro rivale ex Sel Massimiliano Smeriglio e quindi di non voler scegliere fra i due nomi proposti dal partito per l’assessorato al Lavoro, Piero Latino e Paolo Cento: "Preso atto della mancata risposta, Leu Lazio ritiene che non ci siano le condizioni politiche per la partecipazione alla giunta"
i soliti giochi di palazzo sulla pelle dei cittadini: “Il patto che avevamo con Zingaretti lo riteniamo sciolto“. Nemmeno il tempo di (ri)accomodarsi negli uffici via Rosa Raimondi Garibaldi, che il “modello Lazio” di Nicola Zingaretti già vacilla. E chi l’avrebbe mai detto, visto il risultato del 4 marzo. Poco c’entra, infatti, l’inedita non-maggioranza in Consiglio regionale che impone al governatore di lottare 25 contro 26. A sbattere i piedi stavolta è Liberi e Uguali, l’...
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