ROMA - Una petizione online chiede che nella bozza di decreto sugli incentivi alle fonti di energia rinnovabili per i prossimi 3 anni, al momento in discussione, sia ripristinato l'extra incentivo per la rimozione delle coperture in amianto e la loro sostituzione con pannelli solari.
I primi firmatari della petizione sono Stefano Ciafani, Giuseppe Civati, Annalisa Corrado, Francesco Ferrante, Rossella Muroni, Gianni Silvestrini, Giovanni Battista Zorzoli. Lo rende noto la ong Kyoto Club in un comunicato.
"Nonostante siano passati 26 anni dalla messa al bando dell'amianto (con la Legge n. 257, del 27 marzo 1992) - si legge nella petizione -, le stime relative alla presenza delle varie forme di amianto sul territorio italiano (tutte drammaticamente da rivedere al rialzo, visti i ritardi e le difficoltà nelle mappature), sono ancora troppo alte: - tra 32.000.000 e 40.000.000 tonnellate di manufatti in amianto ancora diffusi sul territorio, - 75.000 ettari di territorio in cui c'è una accertata contaminazione, - tra 1 e 2,5 miliardi di metri quadri di coperture in fibrocemento amianto su capannoni, strutture, edifici pubblici e privati, - migliaia, tra scuole ed altre strutture, di edifici pubblici che ancora "ospitano" manufatti contenenti amianto".
"Secondo i dati - prosegue il documento -, l'amianto è responsabile di una cifra che si aggira tra le 3.000 e i 6.000 morti ogni anno (principalmente per mesotelioma maligno, ma anche per altre numerose forme di cancro), mentre la percentuale di persone che si ammalano senza aver avuto una esposizione di tipo professionale, aumenta: i casi di esposizione "ambientale" non potranno che aumentare con il passare del tempo, di pari passo con il deterioramento dei manufatti contenenti le fibre di amianto, che, progressivamente, verranno rilasciate nell'atmosfera in assenza di adeguate bonifiche".
Per questo, conclude la petizione, si chiede che "la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture contestualmente bonificate, sia un criterio prioritario per la compilazione delle graduatorie dei registri e delle aste".
I primi firmatari della petizione sono Stefano Ciafani, Giuseppe Civati, Annalisa Corrado, Francesco Ferrante, Rossella Muroni, Gianni Silvestrini, Giovanni Battista Zorzoli. Lo rende noto la ong Kyoto Club in un comunicato.
"Nonostante siano passati 26 anni dalla messa al bando dell'amianto (con la Legge n. 257, del 27 marzo 1992) - si legge nella petizione -, le stime relative alla presenza delle varie forme di amianto sul territorio italiano (tutte drammaticamente da rivedere al rialzo, visti i ritardi e le difficoltà nelle mappature), sono ancora troppo alte: - tra 32.000.000 e 40.000.000 tonnellate di manufatti in amianto ancora diffusi sul territorio, - 75.000 ettari di territorio in cui c'è una accertata contaminazione, - tra 1 e 2,5 miliardi di metri quadri di coperture in fibrocemento amianto su capannoni, strutture, edifici pubblici e privati, - migliaia, tra scuole ed altre strutture, di edifici pubblici che ancora "ospitano" manufatti contenenti amianto".
"Secondo i dati - prosegue il documento -, l'amianto è responsabile di una cifra che si aggira tra le 3.000 e i 6.000 morti ogni anno (principalmente per mesotelioma maligno, ma anche per altre numerose forme di cancro), mentre la percentuale di persone che si ammalano senza aver avuto una esposizione di tipo professionale, aumenta: i casi di esposizione "ambientale" non potranno che aumentare con il passare del tempo, di pari passo con il deterioramento dei manufatti contenenti le fibre di amianto, che, progressivamente, verranno rilasciate nell'atmosfera in assenza di adeguate bonifiche".
Per questo, conclude la petizione, si chiede che "la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture contestualmente bonificate, sia un criterio prioritario per la compilazione delle graduatorie dei registri e delle aste".
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