http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/05/20/news/pellet_pericoloso_sequetro-165906669/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P17-S1.6-T1 Oltre 70 tonnellate di pellet nocivo sequestrato, importato da una fabbrica produttrice in Bosnia, che conteneva frammenti di plastica del tipo "Poliacetale", prodotto classificato come pericoloso. I finanzieri di Gallarate, al termine di un'operazione denominata 'Sprintfire', hanno denunciato alla procura di Busto Arsizio 5 soggetti poiché, in concorso tra loro, nell'esercizio di attività commerciali, importavano dall'estero e commercializzavano in Italia pellet di qualità diversa da quella dichiarata e potenzialmente nocivo per la salute. Sono state denunciate anche tre società coinvolte nella frode.
L'operazione è nata dal ritrovamento in un punto vendita di una catena della grande distribuzione del fai-da-te nel Varesotto del combustibile non rispondente agli standard di sicurezza richiesti dalla normativa comunitaria. L'analisi della documentazione contabile e bancaria ha consentito poi di ricostruire l'intera filiera commerciale, dai produttori fino alla rete di vendita, passando dall'importatore e dall'intermediario.
A carico dei responsabili delle società coinvolte sono stati ipotizzati i reati di frode in commercio, immissione sul mercato di prodotti pericolosi, autoriciclaggio e violazione alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti. Quantificato in 400mila euro l'ammontare delle cessioni del pellet venduto prima dell'intervento della guardia di finanza, che ha sporto anche un'evasione dell'Iva da parte di una società 'filtro' per circa 300mila euro. Il rappresentante legale è stato denunciato.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio ha disposto infine l'esecuzione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca, di liquidità, anche in deposito o quote azionarie, per una somma equivalente al profitto del reato quantificato in quasi 400mila euro.
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