mercoledì 17 maggio 2017

Petrolio in Basilicata: caro ministro Galletti, lo sversamento in Val d’Agri è anche affar suo

Capita che un centro oli, un impianto di estrazione del petrolio, inizi a “perdere liquidi” ad agosto dell’anno scorso. Liquidi che, fatalmente, si disperdono nell’ambiente circostante, più precisamente nel sottosuolo. Succede che la perdita prosegua fino a novembresino a raggiungere l’interessante cifra di 400 tonnellate di petrolio sversato. Accade che l’ente che gestisce l’impianto in questione riveli la lieta novella solo qualche giorno fa, incidentalmente, a un tavolo tecnico convocato dal governo, stando a quanto riportano i principali media.
Capita, però, che una norma del cosiddetto Codice dell’ambiente, la legge principale vigente in materia ambientale in questo Paese, statuisca che “al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dà immediata comunicazione ai sensi e con le modalità di cui all’articolo 304, comma 2” (art. 242, D. Lvo 152\2006). L’obbligo di immediata comunicazione è coperto da tutela penale: il trasgressore commette un reato ed “è punito con la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da mille euro a ventiseimila euro” (art. 257). http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/17/petrolio-in-basilicata-caro-ministro-galletti-lo-sversamento-in-val-dagri-e-anche-affar-suo/3591159/

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