sabato 13 maggio 2017

Discarica ad Aprilia, Altissimi: sui rifiuti ipocrisia e soliti favori, noi pronti a risanare un sito inquinato

La discarica a La Cogna ad Aprilia potrebbe fare del bene al territorio, il problema è che quando si parla di rifiuti si tenta sempre di favorire i “soliti noti”. Questo il senso del colloquio avuto con Fabio Altissimi presidente di Rida Ambiente. La Rida è stata tirata in ballo da Virginia Raggi durante la trasmissione Porta a Porta di mercoledì sera. Per la sindaca di Roma il problema dell’emergenza rifiuti si risolve se la Regione Lazio sblocca autorizzazioni già richieste, come nel caso della discarica ad Aprilia su cui pende una richiesta della società Paguro (che fa capo a Rida Ambiente), da 10 mesi.
“Noi abbiamo presentato un progetto per abbancamento di rifiuti stabilizzati che fino ad oggi non c’è mai stato – esordisce Altissimi -. Le discariche oggi sono piene di rifiuti tal quali e in qualche caso di rifiuti diversi, come per Borgo Montello. La società progetto della Rida Ambiente, la Paguro, ha chiesto un impianto per chiudere il ciclo di Rida Ambiente ma non per portare i rifiuti di Roma. Mi viene da sorridere: non appena si toccano discariche diverse rispetto a quelle gestite dai soliti noti, chi alza la testa e grida è sempre il PD, con il senatore Moscardelli, il consigliere Forte e l’aspirante consigliere PD Terra che oggi è in una lista civica e forse deve ripiegare per trovare un posto a Roma. Questo impianto nasce con un governo principalmente di Terra dove lui era assessore all’urbanistica e vicesindaco, è stato sempre il fautore di conferenze di servizi con esito positivo”.
Ma non è il cambio di idea del sindaco di Aprilia a interessare Altissimi. Quello che vuole è che l’opinione pubblica si renda conto di dove vanno oggi i rifiuti, compresi quelli raccolti tramite differenziata. “Vorrei chiederlo a Moscardelli, a Eleonora Della Penna se sanno qual è la quota che è portata in discarica o al termovalorizzatore della raccolta differenziata. Se si sono chiesti fino ad oggi tutto il materiale che non è materia prima dove sta andando, prima di parlare di Virginia Raggi – dice il presidente di Rida Ambiente -. E poi non capisco perché ce l’hanno tanto con Rida quando Latina è piena di materiale che viene dall’Ama di Roma per la raccolta differenziata. Ci sono 3 impianti della Provincia di Latina che ritirano decine di tonnellate di materiali di raccolta differenziata che viene da AMA. Perché il PD non si lamenta di questo? Non è un rifiuto per loro? Ciò che è targato Fabio Altissimi o Rida Ambiente non va bene perché Altissimi è contro il sistema e non si allinea alla volontà politica o ai signori dei rifiuti”.
Del resto, ragiona Altissimi, Virginia Raggi non ha detto “fate una buca ad Aprilia e portateci i rifiuti di Roma”, ha detto “date le autorizzazioni a chi come Rida le ha chieste 10 mesi fa, per chiudere i cicli”. “Un ciclo – aggiunge Fabio Altissimi – non si chiude così, tenendo un TMB senza discarica, o viceversa”.
Ma perché si arriva a questa situazione di emergenza? Fabio Altissimi un’idea ce l’ha. Esiste una delibera di giunta regionale, la 199 del 2016, tutto è legato a questo atto: “Il Lazio vuole stare in emergenza. Se non va in emergenza il governo regionale, le Province e i comuni delle discariche non possono approvare la VAS per la legge 199 che prevede un abbancamento di 10 milioni di metri cubi in 9 anni, in impianti esistenti. Nessuno lo dice, l’opinione pubblica si muove con l’idea di dire basta alle discariche, ma il progetto della delibera 199 vale 400 milioni di euro già incassati da parte di chi gestisce le discariche”. È un progetto che permetterebbe anche la riapertura di Ecoambiente a Borgo Montello. “La delibera di giunta 199 prevede questo – spiega il presidente di Rida -: il riavvio di tutte le discariche ormai concluse e chiuse, tra cui Ecoambiente, per un totale di 10 milioni di metri cubi per 4 impianti. La Paguro ha chiesto 1 milione di metri cubi per 10 anni di attività per La Cogna, loro 4 milioni nei primi 2 anni. Però i senatori si scaldano, è un discorso che non chiamerei neanche incoerenza, mi limito a dire che in fondo 400 milioni di euro mettono d’accordo tante persone”.
E poi una discarica di Rida Ambiente andrebbe a chiudere questo ciclo dei rifiuti in Provincia, che ora non è chiuso per niente. “Moscardelli – attacca Altissimi -, si chiede dove stanno andando i rifiuti oggi di Latina? Vanno fuori regione, quello che non vorrebbero il sindaco di Aprilia e Moscardelli stesso. Non vogliono i rifiuti di Raggi a Latina, ma quelli di Latina li portano ovunque: in Puglia, Toscana e Molise e riempiono gli stoccaggi degli impianti esistenti. Questa è ipocrisia. Adesso c’è un sistema raccolta differenziata modello ‘Alziamo il tappeto e buttiamo sotto’, quello che non si vede è pulito”.
Invece la discarica ad Aprilia non dovrebbe fare paura. Ecco perché: “Noi abbiamo fatto due conferenze dei servizi dove hanno partecipato tutti i comitati che dicono che l’acqua in questo momento esistente nel sottosuolo non è potabile, non ci si potrebbero annaffiare neppure gli ortaggi. Perché quel sito che noi abbiamo proposto ha 40 mila tonnellate di rifiuti sotterrate. Lo ha detto la Regione Lazio, che lo indica come sito abusivo inquinato – racconta Altissimi -. Quando Paguro lo scoprì, dopo aver presentato il progetto, ha proposto di bonificarlo. Per togliere immondizia pericolosa a contatto con le falde acquifere ha proposto di sistemare quel tipo di materiale in un invaso coibentato alla stessa stregua di una discarica di rifiuti pericolosi. Ma non sarà una discarica di rifiuti pericolosi, riceverà solo rifiuti stabilizzati da impianto TMB, l’unico in Europa con tecnologia compressa, della Rida Ambiente. A La Cogna – aggiunge – c’è una bomba ecologica dove il Comune dovrebbe vietare l’emungimento di acqua da quell’area, per l’incolumità dei cittadini. Lì esiste solo un depuratore che ancora devono collaudare. Paguro invece potrebbe migliorare questa situazione”.
Il vantaggio della discarica è anche economico: “Questo progetto, oltre a prevedere un’economia con un risparmio di 25 euro a tonnellata di rifiuti rispetto a quello che costa sul territorio regionale, monopolizzato dai soliti 2-3 e avallato dalla giunta Zingaretti, è un impianto che costa 37 milioni di euro, non esiste nessun altro impianto nel Lazio così, spendiamo 6 volte e mezzo quello che gli imprenditori del settore hanno già speso”. È fatto a regola d’arte? “Oltre a questo non c’è niente di più – risponde Altissimi -, i cittadini devono stare tranquilli, mentre non so come fanno a stare tranquilli adesso. Quel sito è inquinato dal 1979/80”. Prima o poi, ragiona Altissimi, si scopriranno gli effetti inquinanti e le conseguenze sulla salute.
Ma per provare a risolvere questa situazione bisogna attendere che la Regione Lazio si decida a rilasciare le autorizzazioni: “La Regione ha fatto un procedimento più lungo del solito come per tutte le pratiche di Rida Ambiente – chiosa Altissimi -, il penultimo procedimento è durato oltre 400 giorni, questo qui sta oltre 300 giorni e non si ha ancora lo spiraglio di una notizia”. Ma non per questo Fabio Altissimi è disposto a mollare. http://www.latinaquotidiano.it/discarica-ad-aprilia-altissimi-sui-rifiuti-ipocrisia-e-soliti-favori-noi-pronti-a-risanare-un-sito-inquinato/

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